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Tor Tre Teste Tor Tre Teste / Via di Tor Tre Teste

Tor Tre Teste, la disperazione degli ortolani senza terra: "Il 2 agosto andremo dal Papa"

Qualche anziano ha tentato invano di entrare nell'area sequestrata per innaffiare gli ortaggi, ma è stato subito bloccato dai vigili urbani

Passano le serate appoggiati alla ringhiera. Da lontano guardano i frutti del loro lavoro, con la paura che il grande caldo estivo secchi irrimediabilmente la terra. E allora rischiano, scavalcano, qualcuno riesce a dare un po' d'acqua a cavoli e pomodori, altri invece vengono fermati dai vigili urbani che pattugliano la zona. A una settimana dal sequestro degli orti urbani di via di Tor Tre Teste, gli anziani del quartiere fanno da guardia ai loro ortaggi.

"La polizia li ha pure fermati e identificati. Una scena assurda". Omero Lauri, dell'associazione culturale Er Casale, sta organizzando un'altra protesta dopo la mattinata passata sul tetto del Casale. Una fiaccolata per domani alle ore 21, dalla chiesa di via dei Tovaglieri fino agli appezzamenti di terra, per chiedere al Vaticano di restituire lo spazio a chi lo ha ripulito e trasformato in un piccolo, idilliaco, quadretto rurale tra i palazzoni di periferia. Perché la proprietà dell'area è dello Stato Pontificio e il reato contestato è occupazione abusiva. Ma da anni ormai l'accordo sembrava tacito. "Anche il Papa ci aveva detto durante un incontro che apprezzava il nostro lavoro".  

Duecentocinquanta orti assegnati dal 2014 a gruppi di dieci, venti, trenta ai residenti che, al netto degli impegni quotidiani, non mancano di curarli con amore. Li chiamano gli "orti del popolo". E ora sono abbandonati da giorni. "Con gli avvocati stiamo improntando la difesa" spiega ancora Omero. Non appena gli atti dell'accusa saranno depositati, i rappresentanti di Er Casale verranno interrogati. Intanto prosegue la mobilitazione.

Venerdì 21 luglio i sostenitori del progetto sfileranno per Tor Tre Teste illuminando le strade con decine di fiaccole accompagnate dalla voce di Courtney Mills. "E' una cantante lirica bravissima, un soprano - racconta orgogliosa Cinzia Civerra, tra gli ortolani più affezionati - è americana ma era qui in Italia ha sposato la nostra causa e ha deciso di manifestare insieme a noi. Canterà l'Ave Maria di Schubert". Il tutto per arrivare all'udienza papale di mercoledì 2 agosto. "Ci siamo prenotati, porteremo una lettera, o forse proveremo a incontrare direttamente il Pontefice". 

Orti urbani a Tor Tre Teste

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