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Tor Tre Teste Tor Sapienza / Via Emilio Longoni

Via Longoni, il Presidente del CdQ: "I trans fanno scappare pure i rom"

A via Longoni la situazione è sempre più allarmante: prostitute e trans si contendono il territorio notte e giorno e i bar della via fanno affari

Passano i mesi, gli anni, ma la situazione in via Emilio Longoni, zona Tor Sapienza, rimane sempre la stessa: prostitute e trans che si contendono il territorio, spaccio, un via vai di clienti e tossicodipendenti che va avanti per tutto il giorno.

Arnaldo Vece, Presidente del Comitato di Quartiere di Via Longoni, illustra così quella che è ormai diventata ordinaria amministrazione: “Abbiamo deciso di presentare un esposto al comitato difesa e sicurezza, in questi giorni stiamo raccogliendo le firme tra tutti i residenti”.

La situazione ormai è sempre più drammatica: l'ultimo episodio risale a giovedì scorso, quando due transessuali hanno litigato tra di loro, alle 5.30 del mattino, spruzzandosi a vicenda dello spray urticante. Il titolare del bar sulla strada è intervenuto, ma è stato investito pure lui dallo spray.

Vece racconta: “Prima questa era una zona tranquilla, i bambini camminavano da soli per la strada ma da cinque, sei anni non è più così. All'inizio sono arrivate le nigeriane, poi i trans che  hanno allontanato le prostitute e sono pure riusciti a far scappare gli zingari che si trovavano in un accampamento abusivo non distante”. Adesso sono loro i padroni della zona e, a quanto pare, non hanno nessuna intenzione di andarsene: inutile dire che i picchi più alti si registrano la notte e nei fine settimana quando la zona diventa un vero e proprio mercato del sesso a cielo aperto.

“Si appartano ovunque, ogni angolo della strada è buono per fare le loro cose, senza pudore – prosegue Vece – Abbiamo dovuto addirittura far chiudere un giardino pubblico nelle vicinanze perchè le fontanelle venivano usate come bagni”. Molti hanno lasciato le loro case in via Longoni, si sono trasferiti altrove per trovare un po' di pace e tranquillità, ma il comitato di quartiere non vuole arrendersi.

Vece racconta anche del business che si è venuto a creare con la complicità degli unici due esercizi commerciali della via: un chiosco ed una pizzeria – rosticceria, che, racconta il Presidente del Comitato di Quartiere, non rispettano l'orario di chiusura e riforniscono clienti e prostitute di ogni genere alimentare.
Quello che accade poi, spesso, è che i bicchieri vengano usati come armi quando si scatenano le risse: quelle volte la mattina la strada è un tappeto di vetri.

Il comitato di quartiere ha una proposta, l'unica con la quale si pensa si possa risolvere il problema: approfittare di una zona sgombra di edifici, a 300 metri in linea d'aria da via Longoni, isolata, e spostare lì tutta l'attività di prostituzione. “La prostituzione non è un reato, quindi non si può evitare – continua Vece – ma si potrebbe spostare in una zona isolata e restituire così un po' di dignità alle persone di questo quartiere”.
L'esposto sarà presentato a giorni, con la speranza che possa portare a una soluzione definitiva.

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