Tor Sapienza, Atac sopprime fermata del bus: ostacolava una bancarella
Il Cdq: "Invece di spostare la postazione commerciale si è pensato bene di eliminare il servizio pubblico. La solita vergogna che vediamo solo a Tor Sapienza"
Altro che "fermata temporaneamente soppressa". Per i residenti, al civico 15 di via di Tor Sapienza, sulla palina Atac, l'unico cartello consentito è: "obbligo di fermata". E infatti, qualcuno, ha pensato bene di sostituirlo. Una provocazione per ribadire che "il servizio pubblico, almeno quello, non si tocca".
La fermata Tor Sapienza/Cecioni, tra via Cecioni e via de Andreis, è sospesa dal 29 dicembre. Interessa le linee 313, 314, 437 e n12, e, come sottolineato dal Comitato di Quartiere, "era comodossima, soprattutto per gli anziani", ora costretti a fare troppa strada a piedi. Perché è stata soppressa? Per motivi di sicurezza.
In corrispondenza della palina infatti, insistono cassonetti della spazzatura e una bancarella commerciale autorizzata. Gli utenti aspettavano i mezzi praticamente sulla strada. "E quindi cosa hanno pensato di fare? - commenta il presidente, Roberto Torre - invece di spostare la postazione del venditore hanno tolto l'autobus, una follia, l'ennesima che va in scena nel quartiere sotto gli occhi esterrefatti dei suoi abitanti".
Da qui la richiesta a gran voce di ripristinare la fermata. E l'interrogazione dei consiglieri di opposizione, Daniele Rinaldi e Maurizio Politi, che chiedono lumi sulle ragioni del provvedimento.