Via Sansoni, al via i lavori sulle fogne: ma per la rimozione dei rifiuti bisogna attendere

A oltre tre mesi dalla chiusura, iniziano i lavori sulla fognatura di via Sansoni, in zona Tor Sapienza, dove nella tarda serata di domenica sono andati a fuoco tonnellate di rifiuti ammassate lì da tempo. Ieri si è tenuto il primo sopralluogo degli operai inviati dal dipartimento competente in tema di manutenzione urbana, il Simu, in collaborazione con l’ufficio tecnico del V municipio. La strada, che collega la via Collatina a via Salviati, a ridosso di una baraccopoli informale, era stata chiusa proprio per problemi alle fogne.

Venerdì scorso era inoltre stata oggetto di un sopralluogo della commissione Ambiente che ha annunciato lo sblocco di 71 mila euro di finanziamenti per rimuovere l’immondizia ammassata lì da tempo. Mentre però l’operazione in capo ad Ama dovrebbe iniziare tra la fine della prossima settimana e l’inizio di quella successiva, l’intervento di riparazione della fogna è partito ieri. In quanto alle tempistiche, non è ancora possibile stabilire quanto ci vorrà per rimettere in funzione le fogne. “Il primo passo è procedere con la rimozione dei rifiuti che sono finiti all’interno del buco del cantiere e delle tubature” ha spiegato a Romatoday il vice presidente del V municipio Mario Podeschi. “In seguito a questa operazione sarà possibile capire come procedere e se sarà necessario intervenire anche all’interno del campo rom. Sia da parte dell’amministrazione municipale sia da parte della sindaca Raggi l’attenzione su quanto accade in via Sansoni è molto alta”. 

La situazione è conosciuta da tempo, soprattutto per quanto riguarda il problema dei cosiddetti roghi tossici. La zona è interessata da anni da incendi di rifiuti e i fumi, che rendono l’aria irrespirabile soprattutto nelle ore notturne, si sollevano soprattutto dagli insediamenti informali dell’area e dalla baraccopoli di via Salviati. Una situazione allarmante tanto che nel gennaio del 2018 la questione era stata affrontata anche in Prefettura. In quell’occasione era emersa l’ipotesi di impiegare l’esercito e di mettere al lavoro un commissario straordinario. I residenti, però, denunciano che nulla è cambiato.

E venerdì scorso sul tavolo del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ci è finita una petizione a prima firma di Roberta Angelilli e sottoscritta da un lungo elenco di rappresentanti dei comitati delle zone interessate in tutta la città. Tor Sapienza in primis. Come quello che si è sprigionato domenica scorsa in via Sansoni, a poche ore di distanza dal sopralluogo della commissione Ambiente presieduta da Daniele Diaco. 

“Contestualmente alla pulizia dell’area” spiega ancora Podeschi “aumenteremo i controlli sui furgoni delle famiglie che vivono nel campo” ha spiegato. “Questi veicoli non potranno più entrare e uscire dal campo”. 

Contattato da Romatoday, il consigliere pentastellato Daniele Diaco ha confermato quanto spiegato nel corso del sopralluogo di venerdì: “Entro 15 giorni inizieranno i lavori di rimozione dei rifiuti”. Immondizia che, a differenza di venerdì scorso, è oggi incenerita dall’incendio di domenica: “Un campanello d’allarme” ha commentato Diaco “che testimonia la presenza di un disegno poco chiaro che mina a destabilizzare e a creare un forte scompiglio nella zona”. 

Sul piede di guerra i residenti esasperati dai continui fumi che si sollevano dall’area: “Sono anni che promettono una soluzione eppure non è mai cambiato nulla” le parole di Roberto Torre del comitato di Tor Sapienza. “I rifiuti vengono lasciati lì per mesi e anche quando vengono rimossi in poco tempo la situazione torna la stessa. Per questo, tra le azioni che stiamo mettendo in campo per difenderci, è al vaglio anche la possibilità di procedere con un esposto alla Corte dei Conti e alla magistratura per danno erariale”.