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Tor Sapienza La Rustica / Via Filiberto Petiti

Fiamme in via Collatina, un inferno annunciato: "Nei mesi decine di denunce"

Comitati di quartiere sul piede di guerra. Questa notte il rogo divampato dai seminterrati dell'ex pastificio di via Petiti, occupato da famiglie rom, tra il campo abusivo e il palazzo dei rifugiati

Una nuvola di fumo nero dai sotterranei trasformati in discarica, vigili del fuoco a domare il rogo per ore, decine di persone, uomini, donne, bambini, allontanati subito dall'area con i pochi effetti personali recuperati dalle fiamme, residenti delle case limitrofe nel terrore, perché ad agosto, un incendio identico, ha costretto anche loro all'evacuazione immediata degli appartamenti. Una notte infernale quella di via Collatina, tanto che dodici ore più tardi le forze dell'ordine sono ancora sul campo. Mentre scriviamo, l'aria è irrespirabile. E i cittadini, barricati in casa e per nulla sorpresi dal dramma sfiorato, scattano foto dalle finestre allo scenario apocalittico, sfogandosi sul web. 

"Questo inferno è cercato, siamo a oltre 200 denunce in pochi mesi sul fenomeno roghi, nulla è cambiato, anzi, la situazione peggiora sempre di più". Il comitato Tor Sapienza e il suo presidente, Roberto Torre, hanno davvero detto tutto a riguardo. Video, foto, denunce, lettera a istituzioni e forze dell'ordine. Tutti appelli caduti nel vuoto. Il campo abusivo alle spalle del centro occupato da rifugiati politici è lì da mesi, e i roghi tossici sono un cancro giornaliero, tanto da aver sottratto lo scettro a via Salviati. Nessuno è mai intervenuto a tutela di legalità e salute. "Inutile ricordare che al prefetto Gabrielli è stato consegnato un esposto con la raccolta firme per chiedere sgombero e bonifica dell'area - scrivono dal comitato di quartiere La Rustica - questa situazione che ormai non è più sotto il controllo di nessuno!"

"I cumuli di immondizia sono ormai diventate montagne, i fumi tossici che si sprigionano dai fuochi che vi vengono accesi sono ormai diventati una triste realtà quotidiana per i cittadini residenti nelle vicinanze come anche i piccoli furti nelle case e nei box privati sia limitrofi che nei quartieri della zona". Anche Federico Verdicchio, presidente del comitato Colle degli Abeti e figlio di residenti in via Collatina, ha lamentato in più occasioni le pessime condizioni dell'insediamento. Il 26 novembre scorso scriveva alla Polizia Locale, all'assessore all'ambiente del municipio, al minisindaco. 

"A distanza di mesi e nonostante pericolosi incendi e altri problemi verificatisi nel frattempo, l'insediamento segnalato a marzo (2015, ndr), situato in un capannone e nella campagna adiacente tra via Collatina e via Filiberto Petiti, è ancora lì e anzi si è enormemente allargato con la costruzione di una baraccopoli di notevoli dimensioni". Eppure, alla sua denuncia di marzo, l'assessore Pietroletti assicurava: "Abbiamo inoltrato la sua segnalazione, appena ricevuta, agli uffici competenti cioè all’Ufficio Sicurezza del Gabinetto del Sindaco e al Comandante del V gruppo Casilino della Polizia Municipale sollecitando un intervento immediato". Il quartiere, tra un rogo e l'altro, è ancora in attesa. 

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