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Tor Sapienza Tor Sapienza / Viale Giorgio Morandi

Tor Sapienza, sul piano di riqualificazione scatta l'assemblea: "Soluzione abitativa per tutti"

Appuntamento lunedì 29 aprile alle ore 18 nella piazzetta davanti al centro culturale

Assemblea pubblica in piazza tra le case del quartiere di Tor Sapienza, a distanza di due settimane dall’annuncio di Ater e Regione di un piano di riqualificazione del complesso. L’appuntamento, lanciato da un gruppo di residenti, è per lunedì 29 aprile alle ore 18 nella piazzetta davanti al centro culturale. Ad accendere l’attenzione del progetto illustrato ai residenti l’8 aprile scorso direttamente dal direttore generale dell’azienda che gestisce gli alloggi pubblici, Andrea Napoletano, e dell’assessore regionale all’Urbanistica, Massimiliano Valeriani, soprattutto l’obiettivo di arrivare all’abbattimento della cosiddetta stecca centrale, progettata per essere adibita a negozi e servizi ma occupata da famiglie in disagio abitativo e, di fatto, trasformata in case. 

Tra i punti richiesti dai residenti in un appello che indice l’incontro figurano, “la richiesta e l’ottenimento di una sanatoria al 2019 di chi ha occupato gli appartamenti”; una “soluzione abitativa per le famiglie occupanti la stecca centrale”; una “vera ristrutturazione straordinaria delle palazzine” e infine la “ricostruzione dei servizi utili per tutto il quartiere che ci hanno tolto negli anni, dal consultorio alla biblioteca invece di abbattere la stecca centrale”. 

Scrivono nell’appello: “Questa volta ci deve essere veramente una risposta sostanziale e risolutiva alle decennali richieste avanzate dagli abitanti Ater di G. Morandi. Una risposta vera che non si fermi solo ad un impegno di spesa. Ci devono stare i soldi, per una ristrutturazione straordinaria di tutto il complesso abitativo che soffre da anni di mancata manutenzione ordinaria e straordinaria che ha procurato gravi e pericolosi problemi strutturali delle palazzine, dalle terrazze alle cantine, alle fogne”.

Il piano della Regione da 25 milioni di euro di spesa prevista prevede una serie di interventi sulla pavimentazione esterna, per la coibentazione degli stabili e, la parte più onerosa, il ripristino del cemento armato con l’eliminazione delle parti deteriorate. L’obiettivo finale, l’abbattimento della cosiddetta stecca centrale dove Regione e Ater vorrebbero realizzare, “lanciando un concorso di idee tra gli abitanti”, campi sportivi, una biblioteca o spazi sociali. Sul nodo delle famiglie che abitano l’edificio da abbattere pur non avendone titolo, Valeriani ha parlato di ‘modello Corviale’, il palazzone popolare alla periferia ovest della capitale, dove agli abitanti del ‘quarto piano’, proprio come la ‘stecca’ nato per ospitare negozi e servizi, è stato riconosciuto il diritto ad una abitazione alternativa. Il 4 aprile, al termine di un’operazione della polizia locale, sei famiglie che abitavano negli scantinati della stecca centrale sono state sgomberate. Nello stesso giorno è stata staccata la luce ad un gruppo di famiglie della stecca.

“Rivogliamo nella spina centrale i servizi utili per tutto il quartiere di Tor Sapienza che via via sono stati volutamente spostati fuori dal Morandi, lasciando al loro posto solo spazi abbandonati che sono stati occupati successivamente negli anni da famiglie senza casa, famiglie accomunate dallo stesso bisogno e necessità di chi occupa da decenni gli appartamenti, vista la latitanza dell'Ater nell'assegnazione di nuovi alloggi”, continua la nota. “Il 4 aprile sono iniziati gli sgomberi senza preavviso di alcuni locali ex commerciali della spina centrale, senza dare alle famiglie nessuna soluzione abitativa percorribile. Questo non dobbiamo permetterlo, come non dobbiamo permettere di tagliare luce e acqua a bambini e persone disabili”. 

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