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Nel V municipio una task force trasversale sulla scuola, lettera alla Raggi: "Mancano soluzioni chiare"

Il 'tavolo interdisciplinare' nasce con l'intento di elaborare soluzioni. Mammarella: "Solo con l’intelligenza collettiva possano nascere proposte concrete"

Un tavolo interistituzionale per affrontare in modo trasversale le problematiche legate alla riapertura delle scuole a settembre. Ė il percorso avviato ormai da qualche settimana dal V municipio, ufficializzato in un documento inviato oggi dal dipartimento Politiche educative municipale alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e all’assessora alle Politiche sociali e scolastiche, Veronica Mammì. “Consapevoli delle difficoltà il tavolo si pone in una prospettiva dinamica di lavoro e cooperazione tra tutte le componenti nella convinzione che gli sforzi comuni danno risultati e possono fare la differenza”, conclude il testo firmato da un lungo elenco di soggetti che vanno dal presidente municipale, Giovanni Boccuzzi, e dalla sua Giunta, in primis dall’assessora competente in materia, Maria Elena Mammarella, ad alcuni dirigenti scolastici degli istituti del territorio (non tutti), comprese alcune scuole paritarie passando per docenti, genitori, educatori e rappresentanti delle associazioni locali.

Il tavolo, istituito con una memoria della Giunta Boccuzzi il 16 luglio scorso, è stato convocato al fine di “analizzare tutte le problematiche inerenti alla riapertura delle scuole” perché, il commento dell’assessora Mammarella, “crediamo che solo col dialogo e con l’intelligenza collettiva possano nascere proposte concrete per superare questo momento unico che noi tutti stiamo attraversando”.

Il documento espone un lungo elenco di difficoltà che gli istituti scolastici si stanno ritrovando ad affrontare per “soddisfare le misure di sicurezza previste dalle linee guida del ministero”. Si parte delle risorse finanziarie “non sufficienti” e non sempre “fruibili in tempi celeri” per l’adeguamento dell’edilizia scolastica alla difficoltà di reperire forniture come l’acquisto di banchi monoposto. Centrale la questione degli spazi tanto che è stato richiesto al municipio una mappatura degli edifici disponibili per sopperire alla mancanza di spazi interni. L’ente si è mosso, si legge nel documento, ma ha evidenziato che gli spazi “non sono sufficienti”, richiedono una manutenzione “non realizzabile in tempi così stretti”, altri sono troppo distanti dalle scuole alle quali dovrebbero servire.

Difficoltà “evidenti” anche nella scuola dell’infanzia dove non è previsto distanziamento ma “senza ulteriori spazi idonei, e soprattutto maggiore personale, sarà difficile garantire il tempo scuola regolare”. E ancora. Il problema della refezione scolastica, delle igienizzazioni, “c'è bisogno di tanto personale e di spazi dove far attendere gli alunni mentre il locale viene ripristinato”, dell’organizzazione del trasporto “per impedire che gli sforzi che stanno facendo le scuole per evitare assembramenti siano vanificati dai mezzi pubblici affollati”.

Attenzione è stata posta anche alla situazione degli alunni diversamente abili e di quelli con Bisogni educativi speciali per svantaggio socio-culturale “che nei casi più gravi sono stati fortemente penalizzati dalla didattica a distanza”. E ancora, gli asili nido: “Le lettura delle linee guida nazionali e delle prime indicazioni della nostra amministrazione lasciano ancora tante domande senza risposta e grandi perplessità”.

Si legge nel documento: “Siamo ben consapevoli che il tempo scuola debba restare inalterato, tutt'al più è possibile soltanto una rimodulazione dell'unità oraria di lezione, che comunque comprometterebbe l'organizzazione delle famiglie, sia nella gestione quotidiana sia nel monte ore complessivo annuale delle attività didattiche ma siamo anche coscienti che ciò potrebbe essere evitato solo con un aumento del personale”.

Tra gli impegni assunti dal V municipio “assicurare il funzionamento corretto di tutti gli impianti, con particolare riguardo ai servizi igienici”, una “revisione degli infissi” per il ricambio dell’aria, la riqualificazione del verde scolastico e degli spazi esterni “nella consapevolezza che ma come ora la didattica all'aperto sia necessaria e fruttuosa”.

Non manca un passaggio sulla questione dello sport. Nel documento viene ribadita la volontà di non utilizzare le palestre per la didattica per non limitare le attività sportive “poiché le palestre sono di per sè il luogo deputato allo svolgimento dell'attività motoria”, parte integrante dell’offerta formativa. Nel testo il municipio ribadisce inoltre che le attività sportive extracurriculari, come quelle dei Centri sportivi municipali, “sono un servizio alla cittadinanza fondamentale”.

Per il V municipio e tutte le realtà scolastiche e cittadine che hanno firmato il documento indirizzato alla Raggi “è di tutta evidenza che i livelli periferici rappresentati dall'ente locale e dalle istituzioni scolastiche fanno fatica a reggere la mole di interventi necessari a garantire la ripresa delle attività didattiche alle condizioni prescritte dal ministero dell’Istruzione”. Al momento, continuano, “non esiste una soluzione chiara per la riapertura”, tuttavia, “tutti i presenti concordano sul fatto che la riapertura delle scuole sia indispensabile, sia per assicurare il diritto all'istruzione, sia per non creare gravi disagi sociali alle famiglie”.

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