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Quarticciolo Alessandrino / Via Ostuni

Quarticciolo, ora la palestra popolare ha un accordo con Ater: "Riconosciuto il valore per il quartiere"

Nata come occupazione nel 2015, dopo l'interesse della Regione è stato avviato l'iter per la regolarizzazione

Non solo successi conquistati sul ring. La palestra popolare del Quarticciolo ha vinto anche su un altro terreno: nata come un’occupazione il valore della sua presenza nel quartiere è stato riconosciuto ufficialmente. In particolare dalla Regione Lazio e poi dall’Ater, proprietaria dell’immobile, che ha avviato un percorso volto alla regolarizzazione. “Nel 2015 abbiamo occupato questi locali di via Ostuni proprio per denunciare l’assenza di attività di questo genere nella borgata. Questo riconoscimento da parte delle istituzioni è una vittoria”, racconta Emanuele Agati del collettivo Red Lab Quarticciolo, istruttore e fondatore della palestra insieme a Giovanni Cozzupoli.

Tutto si è innescato circa un anno fa. “Dopo la pubblicazione di un articolo su Repubblica che parlava di noi ci è arrivata una telefonata da parte della segreteria del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, che diceva che era rimasto colpito per la nostra attività. Così alcune persone del suo staff sono venute a conoscere la palestra”.

Ne nasce una trattativa con Ater, proprietaria dei locali, durata circa un anno. “Alla fine di gennaio abbiamo firmato un pre-contratto che interrompe il debito che abbiamo maturato nei confronti dell’Ater a partire dal gennaio del 2016, che riconosce i lavori di ristrutturazione effettuati all’interno della struttura e che ci dà la possibilità di collegarci alle utenze”. Per il contratto di assegnazione “dobbiamo ottenere il certificato di conformità urbanistica per il quale abbiamo già avviato le pratiche”.

Alla scoperta del Quarticciolo, storica borgata "resistente"

Quando nell’agosto del 2015 gli attivisti del collettivo Red Lab Quarticciolo entrarono nello stabile di via Ostuni 7 si trovarono di fronte un spazio in pieno abbandono. L’attività sportiva è iniziata nel settembre del 2016. Oggi i locali caldaia della palazzina sono una palestra molto frequentata con corsi a prezzi accessibili per tutti e allenamenti pensati anche per i più piccoli.

“Pratichiamo soprattutto pugilato e parkour e prestiamo particolare attenzione alle esigenze delle fasce giovanili”, spiega ancora Agati. “Oltre all’allenamento dedicato agli adulti abbiamo anche due classi separate per i bambini. La fascia dai 5 ai 9 anni ha un turno dedicato due volte alla settimana mentre per quella dai 9 ai 13 anni ci vediamo tre volte. La palestra è molto frequentata e anche chi non si allena passa il pomeriggio in palestra a vedere gli altri. Nel quartiere non c’è nient’altro”.

Emblematico “il caso di due ragazzini che sono diventati pugili a livello agonistico. Nel loro percorso scolastico hanno incontrato sempre molti problemi mentre nella pratica sportiva hanno trovato l’elemento che valorizza la loro persona. Si sono sempre sentiti gli ultimi mentre nello sport sono un esempio per tutti. Anche casi come questi esprimono il valore di questa esperienza”.

Al Quarticciolo Red Lab ha dato vita alla palestra ma non solo. “Dopo questo riconoscimento speriamo che avvenga lo stesso anche per le altre attività organizzate dal nostro collettivo nel quartiere, come il dopo-scuola del sabato, partecipato da 30 o 40 ragazzini ogni volta, o la battaglia per la regolarizzazione di chi vive da tanti in queste case senza titolo. Ricevere un supporto come avvenuto per la palestra ci permette di svolgere il nostro lavoro nel quartiere più serenamente”. 

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