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VIDEO | Incendio all'hotel occupato, notte al freddo per tanti bambini: “Dalle istituzioni nemmeno tende e coperte”

I difficili momenti in cui si prova ad organizzare la notte al freddo per le centinaia di persone evacuate dal palazzo occupato, teatro di un incendio al mattino

Al calar del sole non si vede più nulla. Buio completo davanti all'ex Eurostars Roma Congress, hotel abbandonato e poi occupato da circa 200 famiglie dal 2012. Persone che ora rischiano a tutti gli effetti di restare in mezzo ad una strada se non verrà permesso loro di entrare almeno nella parte rimasta completamente illesa dall'incendio che stamattina, sabato 10 novembre, ha provocato dieci feriti e determinato l'intera evacuazione.

Intorno alle 18 arriva sul posto l'assessora capitolina alle Politiche sociali, Laura Baldassare, che insieme agli uomini della Sos e a quelli della Protezione civile romana, prova a fornire assistenza: “A disposizione ci sono da subito 30 posti all'interno della struttura di via Ramazzini della Croce Rossa – spiega Baldassarre – se necessario si potranno attivare subito altri 150 posti letto”. Ma prima di accedere a qualsiasi assistenza, viene richiesto i censimento. “La troviamo una cosa assurda – tuonano gli attivisti che erano invece pronti a riceve le tende 'promesse' dalla Protezione civile dopo l'installazione di un faro e dei bagni chimici – queste persone sono tutte fragili”. “La struttura è divisa in due parti separate, una di esse non è rimasta minimamente colpita dall'incendio ma hanno deciso di evacuarle entrambe, parliamo di circa 400 persone in tutto – spiega Gianluca Staterini dei Blocchi precari metropolitani -. Siamo rimasti in questo piazzale tutto il giorno, le istituzioni si son fatte vive solo in serata mentre abbiamo fortunatamente potuto avere l'aiuto e il sostegno del territorio e dalle altre realtà sociali di Roma, che hanno portato qui cibo, coperte e abiti”.

Entro 48 ore, riferiscono, dovrebbe esserci un ulteriore sopralluogo dei vigili del fuoco in grado di determinare il reale stato della struttira. Mentre alle famiglie evacuate, per chi troverà posto, è stato offerto alloggio in via Ramazzini: “Abbiamo organizzato anche il servizio bus per le scuole – continua Baldassarre -, in grado di dare continuità scolastica ai bambini”. Ma è prorio quel “senso” di definito che mette paura a chi ha considerato questo luogo una casa per tanti anni. Il timore di non poterci più far ritorno. E inizia così la prima notte all'aperto, in una Roma dalle temperature ormai vicine all'inverno.

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