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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tor Tre Teste

Prenestino, sesso dopo i massaggi: scoperta una casa chiusa cinese

Il blitz è scattato ieri dopo che gli agenti hanno fermato un cliente per chiedere se all'interno si eseguivano prestazioni sessuali. All'interno prostitute che giravano i guadagni ad una tenutaria cinese di 36 anni arrestata dalla squadra mobile

Fuori un classico centro massaggi, di quelli orientali dove di solito si va per lo shiatsu. All'interno in effetti i massaggi venivano effettivamente eseguiti, ma dopo, per chi voleva, c'era anche la prestazione “extra” che tradotto diventa prestazione sessuale. Una vera e propria casa d'appuntamenti  in via Pitacco, nel quartiere Prenestino, è stata scoperta e chiusa dagli uomini della squadra mobile diretta da Vittorio Rizzi.

A gestirla una cittadina cinese di 36 anni, arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il blitz è scattato dopo numerose indagini e appostamenti. Ieri alcuni poliziotti in borghese hanno fermato un cliente che usciva dalla struttura. In incognito gli hanno chiesto se effettivamente lì si potevano ricevere prestazioni sessuali e la risposta è stata positiva. A quel punto è scattata l'operazione.

  Il Casilino sta diventando una sorta di Chinatown”  
All'interno gli agenti hanno trovato due prostitute cinesi che hanno raccontato di girare i proventi della loro attività alla loro titolare. Dalla ricostruzione fatta dagli agenti un massaggio, seguito da un rapporto sessuale poteva costare dai 70 ai 100 euro.

La cinese arrestata era anche la tenutaria dell'appartamento posto al piano di sopra del centro massaggi. Nell'appartamento dormivano le prostitute che poi venivano impiegate per i massaggi e per le prestazioni extra.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi alla questura di Roma, Maurilio Grasso, capo della II sezione della squadra mobile ha spiegato:  “Dalla tradizionale zona dell'Esquilino, l'attività criminale dei cinesi si sta spostando in altre zone della città come il Casilino che sta diventando una sorta di Chinatown”.

Dall'inizio del 2009 sono state sette le operazioni di contrasto alla criminalità cinese realizzate della polizia nella capitale che hanno portato, tra l'altro, a tre arresti, 31 denunce, 5 locali sequestrati assieme a nuove slot-machine, migliaia di fiche, circa 35mila euro e numerosi preservativi. Tra queste operazioni la chiusura di un phone-center all'interno del quale è stata trovata una macchinetta usata probabilmente per mandare in tilt le slot-machine e vincere l'incasso.
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