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Tor Tre Teste

Prenestina Bis: "Il Comune si impegni a modificare il progetto"

Dopo una mediazione dei cittadini di Tor Tre Teste, Pd e Pdl del VII municipio firmano un documento congiunto con cui si chiede al sindaco di modificare il progetto: interramento della strada, collegamento con il gra e collegamenti interni i punti richiesti



"Tor tre Teste come il Pincio". I cittadini hanno utilizzato questo slogan, scritto su un ampio striscione, per dimostrare al consiglio del VII Municipio la loro contrarietà al progetto della Prenestina Bis così come appare attualmente su carta. Mercoledì, nei locali dell'ente decentrato, la riunione politica del presidente Roberto Mastrantonio con i consiglieri di maggioranza e opposizione si è svolta alla presenza di un nutrito numero di abitanti del quartiere impazienti di leggere, nella volontà degli amministratori locali, l'adesione alla loro causa.

Dopo la domenica di protesta nel parco di Tor Tre teste minacciato di essere sventrato, insieme ai campetti di calcio e ad un asilo delle suore, dal passaggio della strada a 4 corsie, anche il comitato di quartiere, presieduto da Roberto Villani ha partecipato al consiglio municipale pur con la consapevolezza che l'ente può ben poco in proposito.

L'appuntamento era imperdibile perchè sia il Pdl, per bocca del consigliere Lorenza Vinzi, che Pd e liste civiche, per bocca di Michela Di Biase, hanno presentato due ordini del giorno aventi in oggetto proprio la Prenestina Bis. Nonostante l'unità d'intenti apparente, ovvero la volontà scritta nero su bianco da entrambi i gruppi di spronare il sindaco Gianni Alemanno a procedere all'interramento della nuova arteria a partire da via Targetti sino a via di Tor Tre teste (così da evitare scempi ambientali e disagi per i cittadini), i due documenti non sono stati unificati per dei motivi politici ben precisi.

Secondo gli esponenti del Pd, infatti, espressi sia nell'intervento del consigliere Cecilia Fannunza che del presidente Mastrantonio, il problema è ben più complesso del semplice interramento dell'arteria nel tratto di strada sopra indicato, ma riguarda anche il collegamento con il Grande raccordo anulare, rampa per la quale ancora non sembrano essere stati individuati i fondi, senza la quale la Prenestina Bis rischierebbe di essere inutile e i collegamenti interni tra i quartieri che allo stato verrebbero annullati.

Dopo gli interventi dei cittadini che hanno ribadito le loro ragioni ed espresso la volontà di bloccare, se i lavori dovessero partire senza modifiche rispetto al progetto iniziale, le ruspe accampandosi con le tende nei cantieri, è stata la volta dei consiglieri che si sono fronteggiati a colpi di responsabilità pregresse.

Il  Pd rimproverava al Pdl le responsabilità nella scorsa consiliatura municipale rispetto all'approvazione di un ordine del giorno simile a quello presentato ieri, “come se i problemi della Prenestina Bis – si è detto - non ci fossero fino ad oggi. Perchè allora a distanza di un anno venite qui a presentare questo odg simile a quello che un anno fa non votaste?”.

Il centrodestra, dal canto suo, ha addebitato alla giunta Veltroni il mancato intervento nella modifica progettuale che adesso grava sulle spalle del sindaco Alemanno. Le forze di maggioranza hanno rilanciato col “Centro Carni”, struttura “regalata all'Ama che invece doveva servire a reperire i fondi per fare la copertura della Prenestina bis e il collegamento con il raccordo”. Tesi smontata dal capogruppo del Pdl, Aldo Mercuri, che ha letto anche la nota dell'assessore Ghera dalla quale si evince che i lavori non sono iniziati ma sono in atto solo dei rilievi e studi del territorio per capire la fattibilità delle proposte del VII Municipio.

I cittadini, demoralizzati dalle liti strumentali con accuse incrociate su responsabilità vecchie  e nuove, hanno chiesto, e alla fine ottenuto, un documento congiunto di maggioranza e minoranza che chiedesse all'amministrazione comunale tutte le modifiche del caso per far si che “la Prenestina bis non sia un altro mostro come la Palmiro Togliatti”, hanno detto a gran voce gli abitanti di Tor Tre Teste. “Abbiamo aspettato 30 anni tanto vale aspettare 35 pur di avere una strada utile e che non deturpi il territorio”.

Il presidente Mastrantonio, infine, ha ricordato alla Giunta comunale che “per modificare il progetto servono dei soldi che attualmente non sono stati stanziati  e per farlo occorre muoversi e metterli in bilancio prima dell'approvazione di dicembre altrimenti toccherà aspettare un altro anno”.
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