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Tor Sapienza La Rustica / Via Filiberto Petiti

Tor Sapienza: spente le fiamme resta la discarica, e la rabbia dei cittadini

Sul luogo dell'incendio scoppiato l'11 gennaio nell'ex pastificio di via Collatina rimane una distesa di rifiuti. Il Cdq: "Tor Sapienza è la nuova Malagrotta di Roma"

Nell'area andata a fuoco non si può entrare. Si legge chiaramente sul cartello: "Pericolo crollo". Ma dalla cancellate si intravedono le mura annerite dalle fiamme  e le montagne di gomme d'auto ancora accatastate a terra. Fuori distese di vestiti lasciati dagli occupanti e rifiuti di ogni genere, che già normalmente insozzano il verde tra via Petiti e via Collatina. 

A Tor Sapienza l'ex pastificio occupato da famiglie rom e trasformato in discarica, è andato in fiamme l'11 gennaio. E dopo giorni di vigili in presidio e interventi dei pompieri per placare il caos, e proteste degli occupanti intenzionati a non lasciare l'abitazione di fortuna, calata l'attenzione mediatica sul fatto di cronaca, rimane, al solito, il deserto.

Deserto di interventi e di risposte alla rabbia di chi denuncia da secoli le pesanti condizioni di degrado in cui versano interi quadranti della periferia est di Roma, con roghi tossici e accampamenti abusivi diventati parte integrante della vita quotidiana dei cittadini. 

Le foto (gallery in basso) scattate due settimane dopo il rogo sono del comitato di quartiere Tor Sapienza, che commenta lo scenario. "Degrado infinito, inquinamento oltre ogni limite. Un'altra discarica abusiva a completare quella emersa anche sul terreno di fronte alla Peroni. Ogni tipo di rifiuto in compagnia di roghi criminali che hanno reso Tor Sapienza la nuova Malagrotta di Roma. Sotto questi terreni, lo ricordiamo, passano falde acquifere".

Via Collatina: il degrado post incendio

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