Stazione Tor Sapienza: "Erba alta e rischio incendi a ridosso delle abitazioni"
Già l'anno scorso nell'area si è verificato un rogo di discrete dimensioni. Il CdQ Tor Sapienza: "Siamo stanchi dello scaricabarile, il Comune prenda in carico l'area e provveda alla manutenzione"
Non accenna a migliorare la situazione della fermata Fr2 di Tor Sapienza dove le erbacce superano ormai i due metri di altezza e la vicinanza di alcune abitazioni al tappeto di sterpaglie preoccupa, e non poco. I timori dei cittadini sono tutt’altro che infondati dal momento che, a quanto afferma Roberto Torre del CdQ Tor Sapienza, l’estate scorsa un rogo di discrete dimensioni ha messo a repentaglio le abitazioni e richiesto l’intervento della protezione civile.
Solo qualche settimana fa questa fermata è stata interessata da un intervento di pulizia e sfalcio dell’erba, ma secondo Roberto "si è trattato di un’operazione di propaganda che ha interessato solo l’area antistante alla stazione, poco più di 30 metri, su una lunghezza totale di 250". La stazione d’altra parte continua a scontare enormi problemi di sicurezza e decoro. Attualmente l’area della fermata è in carico a Trenitalia e ad Rfi che però non garantiscono la manutenzione del prato esterno.
BASTA SCARICABARILE - In passato il Municipio ha sollecitato il Comune a prendere in carico l’area. Il passaggio di consegne era previsto entro l’estate ma l’impegno del Campidoglio sembra venuto meno. "Sono due anni che le Ferrovie vogliono affidare quest’area al Comune di Roma ma da quest’ultimo sembra non ci sia alcun interesse a prenderla in carico. Così possono continuare tranquillamente con lo scaricabarile. E oggi la stazione è ridotta nella condizioni che vedete tutti".
MANUTENZIONE ORDINARIA - E il Municipio? "Ho grande stima del Presidente Palmieri, ma non possiamo continuare con queste operazioni di facciata. Spesso il Municipio interviene anche se di norma la manutenzione spetterebbe ad altri, ma questo agli abitanti non può bastare. La manutenzione ordinaria non può continuare ad essere oggetto di continui conflitti di competenze. Con tutto il rispetto per le istituzioni, non possiamo sempre accontentarci di elemosinare ogni servizio, i cittadini vengono ascoltati ma poi non succede niente, non si muove nulla".
