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Tor Sapienza Piazza Cesare de Cupis

Tor Sapienza, nuova sala slot davanti a scuola: è allarme tra i genitori

Il locale ha inaugurato il 6 giugno in piazza De Cupis. A raccogliere le preoccupazioni dei genitori della scuola il Comitato di quartiere. Santori: "Il Comune non tiene conto delle disposizioni regionali sul tema"

Salvaguardare minori e soggetti più deboli sarebbe nelle prorogative istituzionali che più volte hanno legiferato in materia. Ma quanto fatto fino ad oggi non basta, le sale slot continuano ad aprire anche nei pressi dei cosiddetti 'luoghi sensibili'. Vedi Tor Sapienza, piazza De Cupis, a pochissimi metri dall'ingresso di ben due istituti scolastici. "I genitori ci hanno segnalato il nuovo locale, siamo tutti preoccupati che possa diventare un attrattore per giri di persone poco raccomandabili, non è questo di cui abbiamo bisogno sul territorio". Il comitato di quartiere raccoglie gli allarmi. 

Il 6 giugno, davanti alla scuola, elementare e materna, Gioacchino Gesmundo, in piazza De Cupis, e a pochi metri dalla media Salvo d'Acquisto su via Collatina, ha inaugurato un salone interamente dedicato al gioco d'azzardo: scommesse sportive e ippiche, bingo, biliardi, macchinette. Ma la collocazione così vicina alle classi di bambini e ragazzi sta alimentando non poche preoccupazioni tra i residenti.   

"La nostra battaglia contro la dipendenza da gioco, che nel 2015 ha causato circa 900mila vittime in tutta Italia, continua grazie anche all’impegno e al monitoraggio costante sul territorio da parte dei cittadini". A commentare è il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, sottoscrivente della proposta di legge regionale numero 5 del 2013, oggi in vigore. Nel testo, al comma 1 dell'articolo 4, viene specificato: "Non è ammessa l’apertura di sale da gioco che siano ubicate a una distanza da aree sensibili, quali istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili, centri anziani, luoghi di culto o altri istituti frequentati principalmente dai giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, inferiore a quella prevista dalla normativa statale in materia". Che però non ha ancora colmato il vuoto. 

Un decreto del 2012 in materia di sanità, prevede una "progressiva ricollocazione" delle sale slot tenendo conto della presenza nel territorio di scuole, strutture sanitarie e ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi (art. 7, comma 10), ma specifiche non sono mai arrivate, nonostante l'ordine del giorno del consiglio regionale del Lazio, che "impegna il presidente della Giunta a sollecitare il governo affinchè assuma con urgenza" decisioni in merito. Dunque, una normativa regionale esiste, ma rischia di fare i conti senza l'oste, mancando una legge quadro nazionale. 

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