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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tor Sapienza

Tor Sapienza, viale Morandi resta una polveriera: residenti ancora contro il centro d'accoglienza

Dopo i tafferugli di venerdì, domenica nel corso della piantumazione di un albero i cittadini hanno attaccato gli immigrati, costringendoli a rientrare nel centro

Tor Sapienza resta una polveriera. Una festa multiculturale, nata per mettere in contatto tra loro le varie anime del quartiere, si è trasformata nel nuovo scenario di scontro tra i residenti di viale Morandi e i migranti ospiti del centro d'accoglienza. Una situazione ben lontana dalla guerriglia di novembre, ma un segnale importante per quanti ritenevano la situazione sotto controllo e i problemi archiviati e archiviabili con un paio di sfilate in periferia.

COSA E' SUCCESSO - Nel dettaglio, durante l'iniziativa promossa da Terra! Onlus e altre realtà sociali impegnate sul territorio, i residenti hanno dato vita ad una protesta contro gli immigrati. Impegnati nella piantumazione di un ulivo, gli ospiti del centro d'accoglienza sono stati costretti a ritornare nella residenza gestita dalla cooperativa un Sorriso. Tanti gli insulti, qualcuno di carattere razzista, ma la situazione non è mai degenerata.

I TAFFERUGLI DI VENERDì - Alla base della protesta quanto accaduto venerdì sera e da noi raccontato nella giornata di sabato. Nel centro si è infatti scatenata una rissa che ha reso necessario l'intervento dell'ambulanza per portare via i feriti. Il comitato Morandi Cremona ha duramente attaccato la gestione del centro: "Da almeno un anno a questa parte i residenti hanno più volte segnalato simili fatti di sangue accaduti nella struttura d'accoglienza, ribadendo il concetto agli organi di informazione accorsi a viale Morandi subito dopo i noti scontri di piazza dello scorso novembre".

“PESSIMA GESTIONE DEGLI IMMIGRATI” - Il Cdq ha quindi puntato il dito: "Il fatto di venerdì sera è l'ennesima dimostrazione di una pessima gestione degli immigrati da parte di Comune, Prefettura e Ministero dell'Interno che hanno portato persone in difficoltà in una zona forse più bisognosa di attenzioni da parte delle istituzioni, perché più degradata e sottoposta a un grave disagio sociale".

LA FESTA MULTICULTURALE - Una vigilia che ha di fatto rovinato quella che doveva essere una festa. "Come Terra! Onlus", racconta Fabio Ciconte presidente dell'associazione, "ci era stato chiesto un contributo, un'idea che potesse andare nella direzione del miglioramento del quartiere. Abbiamo pensato che piantare un ulivo potesse costituire un inizio, soprattutto in un punto simbolico come viale Morandi. La situazione difficile certamente non ha aiutato, anche se la rappresentazione di queste ore non è aderente alla realtà". I fatti di ieri infatti sono lontanissimi da quelli di novembre. Nessun oggetto è stato lanciato, la polizia non ha dato vita a nessuna carica e gli insulti razzisti sono stati molto limitati. "Come associazione", spiega ancora Ciconte, "abbiamo parlato con i residenti, abbiamo sentito e compreso le loro ragioni. C'è la nostra disponibilità per future iniziative anti degrado e a favore del territorio che vadano a costruire un ponte tra le varie anime del quartiere".

INCONTRO CON MARINO - Intanto c'è grande attesa per il prossimo incontro tra i residenti di Tor Sapienza ed il Sindaco di Roma: "Mercoledì 21 alle ore 18 il Comitato incontrerà il sindaco Ignazio Marino nel centro anziani di viale Giorgio Morandi. Ci aspettiamo che venga con in tasca la soluzione dei gravi disagi patiti dal quartiere, ma soprattutto con la risposta a quanto da lui stesso sottoscritto in Campidoglio lo scorso 18 novembre nel Patto per Tor Sapienza: gli ricordiamo pubblicamente che si era impegnato a valutare la possibilità di accogliere esclusivamente donne e minori di anni dodici o nuclei familiari con bambini piccoli".

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