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Tor Sapienza Tor Sapienza / Viale Giorgio Morandi

Tor Sapienza: "Al Barone Rampante è come stare nella savana"

Si tratta di un parco tra viale Morandi e viale Chirico abbandonato all'incuria: erba secca e alta un metro, spazio bambini coperto da rovi e arbusti, fontanella ostruita e panchine distrutte

I cittadini non ne possono più, l'erba arsa dal sole copre tutto e lo spazio bimbi è sommerso da rovi e arbusti. Il parco si chiama "Barone Rampante" e si trova tra Viale Morandi e Viale Chirico, nel quartiere di Tor Sapienza. Proprio qui il precedente Sindaco di Roma Valter Veltroni inaugurò un bellissimo ponte di legno, che fu intitolato alla giornalista Ilaria Alpi.

Il ponte anch'esso seminascosto dalla vegetazione è ormai chiuso da un paio d'anni a causa di un incendio di natura dolosa e di alcuni lavori sulla rampa in muratura che lo collega a Viale De Chirico. L'incendio, grazie al tempestivo intervento di alcuni frequentatori del vicino centro anziani non produsse danni alla struttura, un paio di assi da sostituire e sarebbe tornato come nuovo. Invece niente. Stanchi del degrado - ci sono ancora in terra i rami dei pini caduti a causa dell'ultima nevicata su Roma - hanno raccolto circa 300 firme e invitato una giornalista di Rai3.


Degrado Parco "Barone rampante" .- foto di Moreno Alessandri



La manutenzione di questa area verde è stata assegnata dal Dip. X all' AmA SpA con risultati a dir poco fallimentari. Erba secca alta oltre un metro e che se solo andasse a fuoco segnerebbe per sempre la fine del parco. Una fontanella con lo scarico ostruito. Panchine cotte dal sole e semidistrutte anche dal tempo. Alberi con rami spezzati a terra o pericolosamente penzolanti sulla testa degli avventori e uno spazio giochi per bambini letteralmente coperti da una erba così alta da renderli invisibili a occhi poco attenti.

Sul posto opera l'associazione Antropos da sempre impegnata sul versante dell'integrazione, dell'abbandono scolastico e dell'aiuto alle fasce giovanili più esposte a fenomeni di bullismo e che recentemente si è adoperata per la convivenza nel parco tra giovani africani profughi provenienti da paesi teatro di guerre civili e ragazzi italiani che utilizzzavano un campetto di calcio posto all'interno del parco.

Della giornalista Rai invitata dai cittadini nessuna traccia, ma questo a noi poco importa.  La manutenzione non eseguita dal Mav di AmA SpA e l'appello di mamme e bambini ad eliminare pericolo e degrado doveva ed ha trovato spazio nel nostro giornale.

 

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