Viale Morandi, Ater promette su fioriere di amianto: "Le toglieremo"
A garantire un intervento che rientrerà nei più ampi lavori di manutenzione straordinaria degli edifici, il commissario Daniele Modigliani
Tre chilometri e mezzo di fioriere fatte di amianto. E' diverso tempo che i residenti della case Ater di viale Giorgio Morandi segnalano il caso. Ai quattro casermoni di otto piani ciascuno, tirati su nel lontano 1978, non bastava cadere a pezzi tra crepe e infiltrazioni d'acqua. Le fioriere ancorate ai balconi sono fatte di eternit.
Ma il commissario Ater, Daniele Modigliani, a margine dell'incontro del 21 gennaio nel centro anziani di viale Morandi, presenti sindaco e giunta comunale, ha garantito un intervento. "Nell'ambito degli interventi di manutenzione che verranno pianificati a partire da febbraio penseremo anche alla rimozione delle fioriere". Anche se, e ci tiene a precisarlo, "al momento sono assolutamente in sicurezza".
"Le fioriere sono di amianto, è vero, ma sono inserite all'interno di vasche marmoree che proteggono qualunque fuoriscita. Non si tratta di materiale che può disperdersi". Certo i residenti preferirebbero non averle.
I PLESSI OCCUPATI - Negli interventi che l'Ater è chiamata a effettuare sulle case popolari del quadrante c'è anche lo steccato centrale, due plessi bassi, inzialmente pensati per ospitare attività commerciali e garage e poi, è cosa nota, occupati abusivamente da decine e decine di famiglie.
Qui le ipotesi sono tre: "Adibire i locali a servizi pubblici, demolire tutto il complesso e sostituirlo con un parco o corte interna, trasformarli in residenze". Ma prima serve pensare gli occupanti."Restituire una funzione a questa parte centrale che li renda vivi e partecipi della vita del quartiere si può fare, ma solo se si trova il prima possibile una soluzione per chi ha occupato questi spazi".