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Centocelle, non solo spesa a casa: contro l'isolamento uno sportello psicologico di comunità

Il Gruppo di appoggio mutuo della Libera assemblea di Centocelle offre un supporto al quartiere, per fare la spesa ma anche psicologico

Uno. Crea una routine quotidiana e lascia che ti guidi. Due. Apprendi: ci sono sempre nuove abilità da imparare, asseconda la tua curiosità. Tre. Confronta le tue preoccupazioni con quelle di amici e parenti. Quattro. Sii gentile: anche quando la comunicazione avviene sui social rafforza il senso di benessere tuo e degli altri. Cinque. Chiedi aiuto: non dimenticare che sei parte di una comunità che può venire in tuo soccorso. Non sei solo. “Cinque semplici passi” per alleviare ansie e paure. Firmato: ‘Gruppo appoggio mutuo’ (Gam) e ‘Psicologico Lac’, con tanto di numero di telefono da poter contattare.

In tempi di distanziamento sociale la comunità della Libera assemblea di Centocelle, realtà di quartiere nata nell’autunno scorso dopo gli attentati incendiari a una serie di locali del territorio, si compatta ancora di più. Consegne a domicilio di farmaci e beni di prima necessità per over 65, persone immunodepresse o in quarantena, uno sportello legale solidale per chi ha problemi sul lavoro e un altro, appunto, per un sostegno psicologico. Proprio in queste ore è stata attivata anche una raccolta fondi sul sito Buonacausa.org per finanziare l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per i volontari ma anche per dare una risposta a quanti non hanno più i soldi per fare la spesa.

“In situazioni di emergenza il supporto psicologico è uno dei servizi fondamentali”, spiega Claudia, tra le attiviste della Libera assemblea di Centocelle. “Mentre in casi come i terremoti si lavora per elaborare il trauma a livello comunitario e quindi ci si incontra, in questo caso il supporto è telefonico. Anche in questa situazione di isolamento, però, puntiamo a creare comunità resistenti. Le problematiche affrontate sono individuali e lo sportello nasce per rispondere a un’emergenza precisa ma l’obiettivo a lungo termine è far sì che queste persone abbiano un riferimento collettivo nel proprio quartiere”.

All’interno del Gruppo di appoggio mutuo si è così formata un’equipe con 17 volontarie tra psicologhe e psicoterapeute che si è data il nome di Psicologico Lac. Ognuna di loro copre due ore a settimana per un servizio che è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. “Chi è interessato chiama il numero centrale del Gam che a sua volta, dopo aver ottenuto il consenso al trattamento dei dati come previsto per legge, mette la persona in contatto con la psicologa di turno. Tutto il lavoro viene poi condiviso dall’equipe. Ognuna delle psicologhe e psicoterapeute è informata rispetto ai casi seguiti. In questo modo, tutte sono preparate in caso di richiamata. Quando l’emergenza sarà finita si potrà pensare di indirizzare le persone verso i servizi territoriali di riferimento o quelli privati gratuiti messi a disposizione del terzo settore”.

Claudia ha spiegato che la prima preoccupazione che ha spinto la Lac ad attivare questo servizio riguardava gli effetti della reclusione in casa: “Solitudine, attacchi di panico, depressione, paura e sovraesposizione a informazioni delle quali spesso non si sa calibrare il vero pericolo. Invece ci siamo ritrovati a trattare problematiche più complesse e strutturali da parte di persone che non hanno più trovato disponibili i servizi territoriali di riferimento".

Per questo è stata avviata una mappatura dei servizi "che ci servirà anche terminata l’emergenza dal momento che alla crisi sanitaria ne seguirà una economica e sociale. Questa confusione non aiuta l’equilibrio mentale ed emotivo di persone che già avevano problemi strutturali e che ora fanno ancora più fatica a orientarsi. Senza contare che il sistema socio sanitario del territorio era già ridotto all’osso. Anche prima si lavorava in emergenza. Ora che l’emergenza è vera il sistema è diventato insostenibile. Per questo l’autorganizzazione di cittadini che donano il proprio tempo è fondamentale”. Per indirizzare il messaggio a tutti sono state elaborate anche delle grafiche con dei consigli o delle semplici informazioni da seguire in questo momento. “Le persone devono capire che non sono sole, che quello che stiamo provando è un sentimento condiviso da molte persone e, soprattutto, che è possibile chiedere aiuto”.

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