Via della Serenissima, rapina con inseguimento sui tetti: 2 arresti
Due uomini hanno rapinato una sala giochi in via della Serenissima. Uno dei due, rintracciato dalla Polizia, è fuggito sui tetti della casa dove si nascondeva ma è stato bloccato dagli agenti
Si è conclusa con un rocambolesco inseguimento sui tetti, degno dei migliori film d'azione, la rapina compiuta domenica scorsa in una sala giochi di via della Serenissima. Uno degli autori, un 34enne romano, è stato ritrovato presso l'abitazione della compagna. Dopo aver visto la polizia, è fuggito sul tetto dell'abitazione, ma lì è stato bloccato dalle Forze dell'ordine. Durante la fuga, l'uomo aveva portato con sé una piccola cassaforte contenente metà del bottino.
E sui tetti, gli agenti hanno ritrovato anche la pistola tipo revolver calibro 38 special, con matricola abrasa, utilizzata per la rapina. Nell’abitazione sono stati trovati i vestiti e il passamontagna utilizzati per il colpo, oltre a 25 grammi di hashish nascosti in un pacchetto di sigarette. A finire in manette anche il basista, addetto alla sicurezza della sala giochi. I due sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per rapina pluriaggravata e per sequestro di persona.
Il 34enne dovrà rispondere anche di detenzione e porto di arma clandestina e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
LA DINAMICA - “Aspetto te”. Questo il “segnale” inviato dall’uomo, dopo la chiusura della sala giochi, a uno dei due rapinatori. I due, sono entrati nel locale indossando un passamontagna e armati di pistola. Dopo aver minacciato la cassiera, i due rapinatori l’hanno costretta a consegnare le chiavi di apertura del caveau e a disattivare il sistema di allarme. Dopo aver prelevato tutto il contante, hanno immobilizzato la cassiera, il dipendente delle pulizie e “l’addetto alla sicurezza”, e li hanno chiusi in una stanza.
Sono quindi fuggiti con un bottino di circa 34.000 euro. Il “basista” del gruppo, l’addetto alla vigilanza, un pregiudicato di 44 anni, intorno alle 4 aveva manomesso la porta permettendo così l’entrata ai due rapinatori. Gli investigatori della Squadra Mobile, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti si sono messi al lavoro. Le immagini dell’impianto hanno colto sul “fatto” il basista, proprio mentre manometteva il meccanismo di apertura della porta di sicurezza. A terra, inoltre, gli investigatori hanno rinvenuto un frammento dello “stuzzicadenti” utilizzato per “fermare” la porta.
