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Centocelle Centocelle / Via delle Palme

Il "veneziano" che spopola a Centocelle: spritz doc e cicchetti direttamente dalla laguna

Sarà per gli ottimi cocktail a prezzi accattivanti e per il sorriso di dipendenti e titolari, ma Ombralonga è ormai un'istituzione del quartiere. "Abbiamo fatto tutto da soli. E' stata una scommessa"

Il nome del locale la dice tutta: Ombralonga, come l'ombra -lunga- del campanile di Venezia che segna al tramonto l'ora dell'aperitivo. Aperto ormai da quattro anni, un po' pioniere della movida che ha preso piede nel quartiere, vuole riproporre, nel cuore di Centocelle, l'atmosfera del "bacaro" veneziano, tipica osteria della laguna. "Siamo partiti da zero, lo spazio era abbandonato da anni, lo abbiamo preso in affitto e ristrutturato con le nostre mani". Massimiliano, titolare insieme a Sara, la compagna, si guarda intorno con orgoglio. E' originario di Chioggia e l'accento lo tradisce quasi subito. 

Prima cuoco all'Excelsior, ha cucinato per i grandi capi di Stato, ma appena il mestiere dello chef è diventato "di tendenza" ha scelto di cambiare e di riportare a Centocelle un pezzo della sua Venezia. Uno spaccato inimitabile: l'aperitivo. Spritz e cicchetti, in via delle Palme 76/A, la fanno da padrone. E se i secondi, in mancanza delle canna fumaria, sono riadattati con taglieri "alla romana", rolls ripieni e sfiziosi paninetti, il primo è quello doc in due differenti versioni: commerciale, a base di aperol o campari, e originale con select e vino bianco. 

Cosa ci fa un veneziano a Roma? L'amore ha mosso tutto. "Con la mia compagna ci siamo incontrati in Sardegna, io nella vita mi sono sempre mosso, sono uno da sempre con la valigia in mano, e così ho deciso di buttarmi. Qui ho fatto prima il cuoco, poi non ne potevo più e mi sono lanciato in questa nuova avventura". E perché proprio Centocelle? "Viviamo all'Alessandrino e ho sempre frequentato il Forte Prenestino (centro sociale in via Federico Delpino, ndr), mi piaceva, ho pensato fosse il posto con la giusta potenziale clientela". E ha pensato bene. Il successo è stato immediato. Apre alle 18 e già un'ora dopo, specie il venerdì e il sabato, è strapieno. Tutto il vicinato conosce "il veneziano", nel bene e nel male. 

"Ho avuto in totale in 4 anni 95 controlli dei vigili urbani, chiamati dai vicini per il rumore, ma mai nemmeno un euro di multa. Qui è tutto assolutamente in regola. Purtroppo (ride, ndr) quasi nessuno dei vicini mi saluta più, ma è il prezzo da pagare". Il resto poi va davvero a gonfie vele. L'idea ha funzionato e Massimiliano ne è convinto: "E' la passione che mettiamo il vero motore di tutto, il cliente la sente, qui siamo una famiglia e poi abbiamo fatto tutto da soli. E' stata una scommessa". E il merito sarà pure dell'ottimo spritz e dei prezzi senza dubbio accattivanti: 2,50 euro il cocktail e dai 3 ai 7 euro, a seconda della quantità, i taglieri di formaggi e salumi. "Quando sono arrivato a Roma ho pagato uno spritz 9 euro. Un'assurdità". Sarà che per le calli di Venezia l'aperitivo non è mai uno solo. "Beviamo tanto nella mia città. Anche quattro, cinque spritz a sera. Se costassero così saremmo tutti indebitati".  

 
 

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