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"Centocelleaperte" rischia di chiudere: questa volta a causa di un nido

Gli occupanti protestano: "Siamo collaborativi ma non ce ne andiamo"

Al civico 5 di via delle Resede, da quasi 24 anni è presente uno "spazio sociale occupato". Si chiama 100celleaperte ma, a causa dei lavori di ristrutturazione d'un adiacente asilo nido, rischia ora di chiudere. Una decisione che i suoi attivisti mostrano di non aver alcuna intenzione di accogliere.

La protesta

"Con la scusa della messa in sicurezza di tutto lo stabile, le istituzioni vogliono portare a casa un altro trofeo - spiegano gli attivisti di 100celle aperte -  Ma non saremo il capro espiatorio delle inadempienze e incompetenze istituzionali. Ribadiamo di essere i primi a volere che i bambini e le bambine del nido tornino alla normalità, e ci rendiamo disponibili ad accogliere i tecnici nel momento in cui verranno a fare i sopralluoghi per l’eventuale inizio dei lavori. Ma non siamo disposti ad andarcene". Per questo venerdì 1 dicembre, hanno organizzato un incontro con il presidente del Municipio Giovanni Boccuzzi.

Gli anni all'ombra della delibera 140

Lo spazio sociale, è già passato sotto la lente dell'amministrazione comunale."Due anni dopo l'occupazione del 1994, qui si era ottenuta una regolare concessione" racconta Claudia, un'attivista. Come per centinaia di analoghe situazioni, con il passare degli anni quell'assegnazione è scaduta. E 100celleaperte è finita così nell'orbita della delibera 140, quella con cui il Comune puntava a fare cassa, chiedendo canoni salatissimi per gli immobili precedentemente dati in concessione.  "All'epoca dell'amministrazione Tronca – racconta l'attivista –  il Comune si riprese i locali,. Ma poichè si tratta di semplici sotteranei, è difficile pure trovargli un utilizzo. Per questo sono stati in qualche modo dimenticati, abbandonati".  Un destino inaccettabile per uno spazio sociale in cui erano abituate a trovare spazio tante attrività.

Le attività a servizio del quartiere

A 100celle aperte infatti è presente una ciclofficina, e ci sono dei residenti che hanno organizzato un gruppo di acquisto solidale. Sempre al cicico 5 di via Resede si svolgono inoltre laboratori teatrali e c'è anche una saletta prove cui si può accedere liberamente, dietro "contributo libero". A fronte di questa attività, il Comune aveva deciso di rirpendersi gli spazi "per non farne nulla, per questo abbiamo nuovamente occupato". La seconda vita dello spazio  sociale, rischia però di essere bruscamente interrotta dai lavori di ristrutturazione che interesseranno a breve l'asilo nido sempre in  via delle Resede.

L'appuntamento

"In una città i cui la politica si sta dissolvendo nella mera burocrazia arroccata sui tecnicismi, abbandonando il confronto e rifiutando le responsabilità, rivendichiamo la funzione degli spazi sociali come parti integranti dei territori e luoghi di pensiero critico".   Con queste parole d'ordine, gli attivisti ed i tanti frequentatori di 100celleaperte si sono dati appuntamento al primo dicembre. Incontreranno in Municipio il presidente Boccuzzi. A lui il compito "di assumersi le proprie responsabilità". Per consentire allo spazio sociale di mantere fede al proprio nome. Si chiama 100celleaperte. Chiuderlo sarebbe un paradosso.

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