Piazza delle Primule: quando la vigilanza urbana è un optional

Ormai non passa ora che in punto qualunque della città automobilisti con un senso civico quasi del tutto inesistente, manifestino la loro presunta superiorità nei confronti dei cittadini pedoni a cui riescono "senza quasi mai pagare nulla per questo" ad impedire o rendere difficoltoso, prendere un autobus, scendere uno scivolo o addirittura attraversare la strada utilizzando le strisce pedonali.
Ma quanto accade ormai in piazza delle Primule in via dei Platani a Centocelle è sicuramente meritevole di essere trattata a mezzo stampa affinché chi ne ha l'autorità provveda ha riportare la questione all'interno di una compatibilità e soprattutto all'interno delle disposizioni contenute in una legge dello stato, meglio conosciuta come codice della strada.
Le segnalazioni di cittadini che denunciano la sosta selvaggia su via dei Platani a lato di alcune folli concessioni di sede stradale ad esercizi commerciali che hanno installato gazebo, pedane e fioriere, non hanno fino ad oggi prodotto nessun risultato, tanto che da qualche sporadica sosta abusiva e pericolosa, complice anche l'assenza totale dei vigili urbani del 7° gruppo, contravvenire al codice della strada è diventato così contagioso da impedire la normale circolazione delle auto e rendendo quel tratto di via dei Platani, come uno dei più caotici e pericolosi dell'intero quartiere di Centocelle.
Tutti i giorni stessi abusi, stesso caos...ma il 29 marzo è uno di quei giorni che i residenti e i commercianti di piazza delle Primule non scorderanno facilmente e tutto perché un disattento automobilista proprietario di una Matitz di colore celeste si era dimenticato di averla, nella notte del 28, parcheggiata a fianco di molte altre, proprio ne bel mezzo di piazza delle Primule.
Alle prime ore del mattino una alla volta le auto sono andate via, fino a lasciare la Matitz da sola e proprio al centro della piazza.  Sono stati chiamati i vigili urbani che si sono limitati ad emettere una contravvenzione per divieto di sosta...ma del carro attrezzi usato di norma per rimuovere le auto che intralciano la viabilità, neppure l'ombra. Il loro dovere era terminato con la compilazione di quella che in gergo automobilistico viene chiamata, pecetta.
Abbiamo voluto riportare un fatto che di per se può sembrare futile e di poca rilevanza, ma che invece sentiti i cittadini residenti, rappresenta un qualcosa di più e che nasce da quando qualcuno nel Municipio di Roma 7 ha avallato delle richieste di alcuni esercizi commerciali tesi ad ottenere una autorizzazione di suolo pubblico su sede stradale, senza preoccuparsi della diminuzione forzata di parcheggi fino allora disponibili e del restringimento della carreggiata (è stata concessa una autorizzazione di suolo come se in quella strada i parcheggi fossero autorizzati a pettine, mentre sono a raso)  che costringe gli automobilisti a superare la striscia di mezzeria che delimita le carreggiate.
Riuscirà il Municipio Roma 7 ad eliminare l'inconveniente causato da una, quantomeno, superficiale autorizzazione concessoria?