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Sfratto all'Anpi di Centocelle. Il municipio: "Non parte da noi"

Il presidente Boccuzzi: "L'avviso deriva direttamente dall'applicazione della delibera 140/2015 sul patrimonio indisponibile del Comune di Roma". L'Anpi: "Il luogo dipende dal municipio, potevano convocarci"

"Ci tengo a precisare che l'input non parte da questa presidenza". Il minisindaco del V municipio allontana ogni responsabilità in merito allo sfratto alla sede dell'Anpi di Centocelle. E con una comunicazione su Facebook spiega ai cittadini: "L'avviso deriva direttamente dall'applicazione della delibera 140/2015 sul patrimonio indisponibile del Comune di Roma, che gli Uffici Amministrativi del Municipio stanno mettendo in atto nei confronti di tutte le associazioni presenti sul territorio". 

L'avviso di sfratto è arrivato il 7 ottobre, firmato sì dal direttore del municipio ma frutto a onor del vero della delibera 140 sul riordino del patrimonio immobiliare indisponibile del Comune di Roma, licenziata dall'ex giunta Marino ad aprile 2015. Il testo prevede che 860 immobili attualmente utilizzati per numerose finalità, anche di carattere commerciale o abitativo e non solo per lo svolgimento di iniziative e servizi di interesse pubblico, tornino nella disponibilità del Campidoglio, per poi essere riassegnate con un bando a evidenza pubblica. 

Tra questi immobili però non mancano spazi di natura socio-culturale come quello che ospita la sede dell'Anpi, nel sottoscala della scuola Cecconi, al civico 60 di via Glicini. Sul punto per quanto non direttamente competente il presidente Boccuzzi promette: "Come il M5S ha sempre affermato, sin dai tempi della campagna elettorale, stiamo alacremente lavorando al superamento della delibera in questione"

IL BOTTA E RISPOSTA - A difendere la posizione del municipio ci pensa anche l'assessore al Sociale del parlamentino, Mario Podeschi. "La lettera proviene da chi dipende il luogo in cui la specifica associazione risiede - risponde sulla pagina Facebook dell'Anpi Centocelle agli attacchi diretti all'ente locale - in questo caso il Municipio, in altri il Dipartimento Patrimonio, in altri ancora il Dipartimento Periferie e via così. La lettera è un atto dovuto dopo quella delibera. Facile prendersela col Movimento Cinque Stelle". La risposta arriva rapida: "Dato che la lettera parte dal V Municipio, per atto dovuto, sarebbe stato opportuno convocare le associazioni del territorio che lo subiscono per concordare insieme una soluzione".

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