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Sfasci, Marino: "In prossima giunta affronteremo la ferita di viale Togliatti"

"Vedere quelle zone limitrofe alla Togliatti piene di catorci, rende necessario affrontare una sistemazione diversa che renda conto del decoro della città". Da anni i residenti aspettano un trasferimento degli autodemolitori fuori dal Gra, lontano dai centri abitati

Marino nomina gli sfasciacarrozze, una piaga mai sanata per la Palmiro Togliatti e il parco di Centocelle. Se ne è sempre parlato e nessuno ha mai mosso un dito. Il primo cittadino annuncia un incontro in cui, quanto meno, il problema tornerà sotto i riflettori. 

"Avremo una giunta nei prossimi giorni e affronteremo tutti questi problemi di strategia urbana - così in diretta su Radio Radio - e certamente quella e' una ferita di dimensioni non dico grande come Malagrotta che - ci tiene a sottolineare - abbiamo chiuso, ma vedere quelle zone limitrofe alla Togliatti piene di catorci, rende necessario affrontare una sistemazione diversa che renda conto del decoro della città". 

ETERNI SFASCI - Quella degli 'smorzi', come si dice in gergo, è una storia infinita. I residenti del quartiere, e in parte gli stessi titolari, chiedono da sempre il trasferimento dell'attività fuori dal raccordo, lontano dai centri abitati costantemente sotto tiro di fumi tossici, strade invase e degrado. Delibere e dichiarazioni d'intenti si sono sempre risolte in un nulla di fatto. Ultima ordinanza in merito, giugno 2012, è dell'ex sindaco Alemanno, allora Commissario delegato per la delocalizzazione dei centri di autodemolizione. 

L'ULTIMA ORDINANZA... - Nel testo in questione i demolitori vengono divisi in tre categorie: quelli conformi alla legge, 5 su 21, tra cui gli "sfasci" di via della Magliana e di via di Terranova, quelli che, con qualche apposita variante urbanistica potranno accogliere gli impianti, tra cui abbiamo Casal del Marmo, via Collatina, via di Torre Spaccata, e quelli che invece dovranno necessariamente essere trasferiti.

...VIALE TOGLIATTI NON E' IN LISTA - Grande assente proprio viale Togliatti, dove è tutto fermo alla delibera n. 451 del 2009. Una delle tante in cui si parlava di delocalizzazione in due aree dell'ex V Municipio. "Le nuove strutture saranno concepite in maniera totalmente diversa rispetto a quelle attuali: non più luoghi di degrado, con le carcasse delle vetture in bella vista, ma veri e propri capannoni industriali". Così prometteva l'allora assessore all'ambiente De Lillo.

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