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Centocelle Centocelle / Viale Palmiro Togliatti

Centocelle, via gli sfasci dal parco con i fondi di un bando regionale

I proprietari degli autodemolitori che parteciperanno alle gare regionali riceveranno, in caso di aggiudicazione, i finanziamenti a fondo perduto per l'acquisto dei nuovi spazi 

Mettere i lavoratori nella condizioni di poter acquistare da privati i nuovi terreni dove proseguire le attività. Potrebbe trovarsi in un bando della Regione Lazio la chiave di volta per la delocalizzazione degli autodemolitori del parco di Centocelle, in sospeso da più di un decennio. Si chiama Call For Proposal - Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali - un piano di aiuto alla produttività locale approvato con determinazione del 28 luglio 2015. 

Il municipio, quale soggetto proponente, presenterà il progetto prima che scada la dead line del 2 Novembre (l'addio di Marino), sperando così di incardinare l'iter e di lasciare in mano a chi arriverà al governo una soluzione già avviata. I proprietari degli autodemolitori, quali soggetti destinatari, potranno poi partecipare, nel caso in cui la proposta del municipio rientri tra quelle accettate, ai bandi regionali, ricevendo dei finanziamenti a fondo perduto per l'acquisto degli spazi. 

In pratica saranno direttamente gli operatori, "candidati" dal municipio, a proporre dove e come proseguire la loro attività, purché lontano dal polmone verde di Roma est dove tra l'altro proseguono a operare senza un impianto normativo definito e nonostante le concessioni scadute e rinnovate a suon di proroghe.

Perché sul dove trasferire gli sfasciacarrozze dall'area Togliatti, ora a ridosso di un parco archeologico, si parla ormai da secoli senza raggiungere concretamente l'obiettivo. Fino a pochi mesi fa, la zona individuata sembrava essere quella di Osteria Nuova, tra le cinque fuori dal Gra già presenti nel famoso accordo di programma del '97 firmato da Comune, Provincia e Regione. Ma l'iter è più che mai complesso. E sulla questione è ancora in corso una Conferenza dei Servizi.

"Abbiamo pensato che questa potesse essere una soluzione perché il problema legato alla delocalizzazione degli sfasciacarrozze è sempre stato quello di individuare un'area pubblica adeguata, che però spesso non aveva le infrastrutture necessarie per accogliere gli operatori, il che implicava una spesa di soldi pubblici difficile da sostenere". Così a Romatoday il minisindaco Giammarco Palmieri spiega la scelta di ricorrere al bando. "In questo modo vengono fornite le risorse economiche ai lavoratori per acquistare il loro nuovo luogo di lavoro, elemento che contribuisce ulteriormente a qualificarli come realtà industriale importante del territorio. Ovviamente stiamo cercando dei consensi prima di presentare il progetto, onde evitare che poi il bando vada deserto. Stiamo incontrando in questi giorni le associazioni dei rottamatori, che sembrano apprezzare l'idea". 

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