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Scuola Massaia, niente più affitto alla Curia: 500 alunni verso il trasferimento

Il plesso di via di Tor de' Schiavi chiuderà. Il M5s a lavoro per rendere effettivo lo spostamento dall'anno 2018/2019, tra le proteste di genitori e insegnanti

Stop ai pagamenti d'oro ai Figli della Sacra Famiglia. Dall'anno scolastico 2018/2019, i quasi 500 alunni della scuola Massaia a Centocelle (comprendente classi di primaria, materna e secondaria di primo grado) verranno smistati su tre strutture alternative del territorio. Il Comune ha scelto da tempo la strada dei tagli ai fitti passivi laddove possibile, per ovvie ragioni di spending review. E i locali in questione, di proprietà della Curia, costano al Campidoglio circa 320mila euro l'anno, nonostante il vecchio contratto che disciplinava l'accordo tra le parti sia scaduto nel lontano 1997. Troppi soldi, dal 1969 circa 19 milioni di euro versati. Da qui il suggerimento del dipartimento Scuola di spostare le classi altrove, comunicato al municipio già un anno fa, e il lunghissimo percorso avviato dall'ente locale per trovare alternative. 

Dodici mesi dopo è una delibera di giunta municipale del 12 ottobre a contenere il verdetto tanto atteso: le classi della materna si sposteranno alla scuola Pezzani (distante 700 metri), l'elementare alla Fausto Cecconi (lontana 750 metri), mentre la media di primo grado andrà nella succursale del liceo classico Kant di via Carpineto. Questa mattina un sopralluogo della Commissione capitolina Scuola nei locali di via di Tor de' Schiavi per un punto della situazione. "Stiamo lavorando per risparmiare e per trasferire gli alunni il prima possibile - spiega la presidente Maria Teresa Zotta - ci sono stati incontri anche con la città metropolitana. Già dal prossimo anno lo spostamento potrebbe concretizzarsi"

Zotta usa il condizionale, perché le aule necessitano di lavori di manutenzione ordinaria e prevenire i tempi tecnici di esecuzione della macchina burocratica capitolina è sempre un azzardo. Senza contare le lamentele che serpeggiano tra genitori e insegnanti. Più di una perplessità infatti riguarda la distanza delle nuove scuole. Specie per quanto riguarda gli spazi di via Carpineto, una piccola traversa della Casilina tra viale della Primavera e via Valmontone. La sede, di proprietà dell'ex Provincia, deve essere acquisita da Roma Capitale. E su questo Zotta rassicura: "Il municipio ha recentemente approvato una Direttiva che dà mandato al direttore del municipio di procedere con l’acquisizione della scuola". Ma a preoccupare è la strada, a senso unico, molto stretta, senza marciapiedi. Un potenziale pericolo per gli studenti. Dubbi vengono espressi anche dal corpo docenti. Gli insegnanti sarebbero costretti a dividersi tra una scuola e l'altra e in tanti avrebbero già comunicato, nel caso, l'intenzione di essere trasferiti. Non sarebbe possibile rimodulare il contratto di affitto con la congregazione religiosa? "Credo sia una strada impercorribile" taglia corto la presidente grillina.

Nessun parere è stato espresso dalla Commissione nella seduta odierna, ma la scelta non piace a tutti, men che meno alle opposizioni. "Nutro delle perplessità rispetto a questa scelta - commenta la consigliere dem Valeria Baglio - perché finisce per non accontentare nessuno, né i genitori né la comunità scolastica. Convocherò inoltre la commissione Scuola in Città Metropolitana con il dirigente scolastico del Kant e dell'I.C. Tor de' Schiavi e con gli uffici per capire se la sede di via Carpineto, oggi succursale del Kant, possa ospitare la scuola media Massaia, senza creare problemi al liceo classico"

"Se è giusto e sacrosanto razionalizzare le risorse e quindi eliminare i fitti passivi, occorre iniziare a farlo dalle centinaia di immobili sparsi per la città che comportano uno spreco di molti milioni di euro e non cominciando subito dalla Massaia e creando disagi ai bambini ed alle famiglie" commenta il consigliere comunale di FdI Francesco Figliomeni, ricordando la raccolta firme inviata alla giunta Raggi mesi fa da un gruppo di mamma e papà. "Presenteremo già domani una mozione urgente - incalza il consigliere Maurizio Politi - affinché l'assemblea capitolina si assuma le proprie responsabilità, bloccando il trasferimento, e consentendo alle famiglie di poter continuare a fruire della didattica di altissima qualità dell'Istituto".

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