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Centocelle Tor Vergata / Via Casilina

Parco di Centocelle, i cittadini non si arrendono alla chiusura: si punta alla bonifica

Mercoledì 28 novembre comitati ed associazioni hanno convocato un'assemblea pubblica. Obiettivo: "l'apertura, il completamento e la bonifica immediata del parco di Centocelle"

I cancelli chiusi su via Casilina non spaventano i residenti. Anzi, comitati, associazioni e semplici cittadini, sembrano ancor più motivati di prima. Vogliono la riapertura, il completamento ed ovviamente la bonifica del parco di Centocelle. E per rivendicare le loro ragioni, si sono dati appuntamento mercoledì 28 novembre in via Selinunte 87.

Una nuova iniziativa della società civile

Nei locali del Centro Sociale Spartaco, Cinecittà Bene Comune ha chiamato a raccolta tutte le realtà territoriali che da tempo seguono le vicende legate a questo parco. Ci saranno il WWF, i comitati di quartiere,  il PAC Libero, il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, la CGIL e molti altri. Insieme torneranno a ribadire quali sono le azioni da intraprendere per restituire, alla collettività, un'area verde ad oggi solo in minima parte fruita.

Parco di Centocelle: il suolo è tossico

Le richieste dei cittadini

"Chiediamo la realizzazione dei lavori di riqualificazione con i fondi già stanziati  per il secondo stralcio (3 milioni euro) che interessano i 15 ettari di parco nel versante di via di Centocelle e vogliamo e la museizzazione delle ville romane (2 Milioni e 500 mila euro)" fanno sapere gli attivisti di Cinecittà Bene Comune. L'elenco di richieste è articolato per punti. Ed è figlio di un ragionamento che viene da lontano e che conosce le necessità di quel quadrante. Per questo viene ribadita la necessità di reperire " economie col nuovo bilancio comunale". Serivaranno alla "riqualificazione ed all’apertura del parco anche nel versante di via Papiria in VII Municipio". Ovviamente, una condizione essenziale perchè ciò avvenga, è che siano anche delocalizzati  gli autodemolitori. La loro concessione, dopo quasi vent'anni, non è stata prorogata. Ma non essendo state individuate le aree dove trasferirli, restano ancora tutti su via Palmiro Togliatti. 

Il necessario coinvolgimento 

Non meno importante, i comitati, le associazioni ed i semplici cittadini che Cinecittà Bene Comune ha messo in rete, chiedono all'amministrazione comunale di avviare un vero percorso di "coinvolgimento della società civile". D'altra parte è soprattutto per merito di questa se, dopo l'incendio del 2017, divampato nel sottosuolo del parco, si è cominciato a far luce sulla salubrità dell'area. 

Le aspettative tradite

"Stiamo lavorando alla completa riqualificazione del Parco archeologico" aveva dichiarato il presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco nel dicembre del 2017. Inutile dire che i lavori per il completamento del secondo stralcio, fermi da quando in Campidoglio c'era ancora Marino, non sono ripartiti. Nel frattempo però l'Arpa Lazio ha condotto delle analisi della acqua di falda e dalla qualità dell'aria, con esito tutt'altro che rassicuranti. E dopo la diffida dei cittadini per la mancata bonifica del parco, è arrivata prima la chiusura del Canalone di Mussolini. Poi, due mesi dopo la divulgazione delle analisi commissionate dal Centro di Documentazione Conflitti Ambientali alla Source International,  è arrivata anche l'ordinanza della Sindaca per serrare i cancelli che affacciano su via Casilina. L'iniziativa del Campidoglio si è limitata a questo. Quella della società civile invece, con l'appuntamento di mercoledì 28 novembre, continua ad anadare avanti.

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