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Venerdì, 19 Aprile 2024
Centocelle Don Bosco / Via Papiria

Una strada taglierà il parco di Centocelle: ecco la proposta per la sua riqualificazione

Una via che taglia il parco da via Papiria alla Casilina e un presidio della Forestale con una scuola di botanica. E' il progetto sul tavolo di Comune, municipio e Ministero della Difesa

A tu per tu con il Segretario Generale della Difesa, Carlo Magrassi, per pianificare il restyling del parco di Centocelle: una strada dietro gli sfasci per facilitare l'arrivo dei militari alla metro C in cambio di un presidio fisso della Guardia Forestale con scuola di botanica, alberature, e la villa Ad Duas Lauros recuperata e aperta ai cittadini. Un do ut des che lo scorso novembre ha fatto sedere allo stesso tavolo, e in gran segreto, Comune, V municipio, ministero della Difesa. Niente di definitivo, solo un incontro interlocutorio che il presidente del parlamentino, Giovanni Boccuzzi, ha illustrato alla cittadinanza in occasione di un'assemblea pubblica a Villa De Sanctis. 

Oggetto della riunione il parco archeologico e le sue ferite: dalla bonifica del canalone dei rifiuti, agli autodemolitori mai trasferiti, ai lavori del II stralcio fermi da anni. E poi, dulcis in fundo, la proposta taciuta fino a ieri. "Insieme al presidente del VII municipio (Monica Lozzi, ndr) siamo stati convocati dal ministero della Difesa all'aeroporto di Centocelle, a seguito degli incendi avvenuti lo scorso mese di agosto. Ci hanno fatto delle proposte e, soprattutto, delle richieste". Da una parte l'istituzione di un presidio della Guardia Forestale (dal 1 gennaio 2017 accorpata all'Arma dei Carabinieri) al centro del parco, con funzione di tutela, sorveglianza, pronto intervento in caso di roghi. Dall'altra la realizzazione di una strada che taglia il parco esattamente alle spalle degli autodemolitori di viale Palmiro Togliatti, collegando il lato di via Papiria a via Casilina all'altezza della fermata della metropolitana (in blu della foto in basso). 

"Si tratterebbe di bonificare la via dagli insedimenti abusivi ma facendola assolutamente ecosostenibile" spiega Boccuzzi. "Senza asfalto" precisa ancora la minisindaca Lozzi. "Potrebbe rappresentare un ulteriore incentivo a velocizzare le pratiche per allontanare gli sfasci". Sulla via passerebbe una navetta per i militari -"l'abbiamo chiesta elettrica"- che andrebbe a sgravare il traffico su via Papiria, già utile agli attuali 1500 militari presenti, ancora di più con quelli che arriveranno con il progetto annunciato dal ministro Roberta Pinotti: una nuova struttura che riunirà i vertici di tutte le Forze armate dove già si trovano la Direzione generale degli armamenti (Dga) e il Comando operativo interforze (Coi). Il "pentagono" italiano. 

Insieme al presidio fisso del Corpo Forestale, gli amministratori hanno richiesto anche l'utilizzo del Forte Casilina, compreso all'interno del sedime militare, dove organizzare visite guidate, la possibilità di accesso al parco da via Papiria e da viale Palmiro Togliatti, corsi e attività di formazione sull'attività di piantumazione degli alberi per le scuole. "Ancora niente di definito" assicura Lozzi per placare i toni di chi, tra i presenti, non ha gradito il silenzio tombale sull'incontro di novembre. Specie se fino a poco prima, durante l'assemblea, amministratori e cittadini cantavano le lodi della partecipazione. Tutti d'accordo su un punto: per progettazione, tutela, interventi sul parco archeologico non si prescinde dal coinvolgimento del quartiere. 

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