rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Centocelle Quadraro / Via di Centocelle

Centocelle, il Comune non bonifica il parco? Scatta la diffida dei residenti

Niente risanamento nonostante i dati diffusi da Arpa Lazio che confermano i livelli di inquinamento sopra la media nelle acque di falda. Il 2 giugno l'evento manifestazione al parco

Roma Capitale non bonifica il parco e i cittadini fanno scattare la diffida. Succede a Centocelle dove da mesi i residenti aspettano interventi del Comune su rifiuti interrati e sfasciacarrozze, le due cause principali di inquinamento nel polmone verde. "Ritenuta Roma Capitale ampiamente inadempiente il Coordinamento (Pac Bene Comune) ha inviato una diffida a procedere, in cui si chiede il rispetto di quanto previsto dal Testo Unico Ambiente in materia di siti inquinati, sia in termini di tempistica che di procedura". Già, perché per risanare il canalone lato via di Centocelle, dove le cavità hanno accolto negli anni una discarica abusiva che a gennaio ha preso fuoco, non è stato fatto niente. Nonostante le promesse, un'ordinanza disattesa della sindaca, un'inchiesta in Procura, la situazione è la stessa da mesi. 

Arpa Lazio ha rilevato la presenza di agenti inquinanti oltre la normativa nella falda acquifera dei pozzi e lo scorso 19 aprile i vigili urbani ne hanno vietato l'uso oltre ad aver interdetto alcune aree del parco "per ragioni di sicurezza e di incolumità pubblica". Ma le procedure previste dal Testo Unico Ambiente (D.Lgs. 152/06), che impongono la bonifica del sito contaminato, non sono mai partite. Entro 30 giorni dalla ricezione delle analisi di Arpa (inviate a Roma Capitale il 31 marzo, secondo quanto verificato dal Pac tramite un accesso agli atti) sarebbe dovuto quanto meno cominciare il risanamento dell'aria. 

"Ad ora, passati quasi due mesi, per quanto ne sappiamo niente di tutto questo è stato ancora fatto - commentano i membri del Coordinamento - sono inoltre in scadenza le concessioni delle attività di autodemolizione e rottamazione all'interno del PAC (concesse in deroga fino al 30/06/2017) a cui si aggiungono numerose attività in esercizio senza autorizzazioni di legge, nonostante da anni sia stata deliberata da Roma Capitale la delocalizzazione degli stessi. Questi rappresentano una sorta di bomba chimica che in caso di incendio, vedasi il recente caso di Pomezia, Malagrotta e quello odierno di Tor Cervara, porterebbe alla contaminazione diretta e immediata di decine di migliaia di cittadini"

Da qui l'atto di diffida a Roma Capitale. "In caso di mancata attivazione è intenzione del Coordinamento procedere anche per le opportune vie legali - si spiega in una nota - per ottenere la piena tutela dei diritti di tutti i cittadini ivi compreso il risarcimento danni per conseguenza da comportamenti dichiarati illegittimi dalla Autorità Giudiziaria, rivolgendo la relativa azione anche nei confronti dei singoli funzionari e/o dirigenti responsabili dei vari procedimenti. E’ evidente che la partita dei rifiuti si sta giocando sempre più sulla pelle dei cittadini e non ci stiamo. La salute pubblica è un bene primario e il 2 giugno il quadrante Roma Est si ritroverà al Parco Archeologico di Centocelle per testimoniarlo nei fatti". 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Centocelle, il Comune non bonifica il parco? Scatta la diffida dei residenti

RomaToday è in caricamento