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Venerdì, 19 Aprile 2024
Centocelle Alessandrino

Colpo allo spaccio romano: arresti al Quarticciolo, a Centocelle e ai Castelli

L'indagine della Squadra Mobile è iniziata in seguito all'arresto di due ragazze appena maggiorenni, avvenuto a fine Agosto 2009, che spacciavano nella zona Tor Bella Monaca. Perquisite 15 abitazioni

Quarticciolo, Centocelle e Castelli Romani. E' qui che dalle prime ore dell'alba gli agenti della Squadra Mobile, sezione Narcotici, del commissariato Prenestino e della Questura di Roma hanno proceduto all' arresto di 3 persone di 22, 23 e 44 anni. Si tratta di un incensurato e due pregiudicati romani con precedenti specifici e reati contro il patrimonio. Per uno di loro si sono aperte le porte del carcere, gli altri due invece si trovano al momento agli arresti domiciliari. Per tutti e 3 l'accusa è detenzione di droga ai fini di spaccio.

L’indagine della Squadra Mobile è iniziata alla fine dell'Agosto 2009, in seguito all’arresto di due ragazze appena maggiorenni, una delle quali iniziata dal padre, che spacciavano nella zona Tor Bella Monaca. Estremamente caratteristico il loro modus operandi: nascondevano la droga in un anello a fascia e con un semplice saluto, una consueta e cordiale stretta di mano, passavano la dose all'acquirente nel tentativo di eludere i controlli. Le ragazze, per le quali si è già svolto il processo in primo grado, sono ancora detenute e rinviate a giudizio.

Dopo l'arresto delle due giovani, attraverso le analisi incrociate dei cellulari e delle rubriche telefoniche, si è potuti risalire ad una vasta rete di spacciatori ed è stato possibile ricostruire tutti i vari contatti tra i fornitori le persone coinvolte. Questo appunto ha permesso l'arresto dei 3 uomini, coloro che si occupavano di rifornire le tre ragazze di cocaina, eroina e hashish.
Tra i tre, assolutamente autonomi, esisteva però una sorta di rete di mutuo soccorso: quando uno dei soggetti restava a corto di droga passava i propri acquirenti all'altro in modo che fosse sempre possibili rispondere in tempo reale alle richieste degli assuntori. Tutti in qualsiasi momento potevano, tramite un tam tam di telefonate e messaggi apparentemente senza senso, reperire la droga in tempi molto brevi.

Il dato assolutamente più significativo e preoccupante che è emerso da quest'indagine, risulta essere la diffusione di una rete di spaccio che investiva uno spaccato di assuntori molto giovane, ragazzi 18enni e 20enni che trovavano assolutamente normale passare un week-end con una pizza, una birra e una dose di cocaina.

Dalle indagini è risultata una rete di attività quitidiana con un movimento di singole dosi che arrivava a circa un centinaio al giorno, per un valore approssimativo tra i 60 e gli 70 euro a dose. Alla base delle comunicazioni tra i fornitori, gli spacciatori e gli stessi acquirenti, un linguaggio in codice, frasi criptiche: "Ci vediamo per cena? Siamo in tre come l'altra volta!".

Numerosi i soggetti implicati nell’attività di spaccio: in totale al momento risultano essere 7 arrestati, 12 indagati, e circa 10 persone segnalate. La droga sequestrata fino a questo momento, ammonta a circa un chilo e mezzo di cocaina e numerose dosi di hashish. Sono ancora in corso circa 15 perquisizioni di abitazioni sia degli arrestati che delle persone coinvolte.


 

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