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Venerdì, 26 Aprile 2024
Centocelle Quadraro / Via di Centocelle

Parco di Centocelle: i cittadini piantano, il Comune non fa manutenzione e gli alberi muoiono

Cinquanta esemplari piantati per la Festa dell'Albero del 2016. Sono rimasti solo i sostegni in legno anti vento

Che fine ha fatto il Servizio Giardini? La domanda, ai frequentatori del parco di Centocelle, sorge spontanea. Nel polmone verde con vincoli archeologici, che già annaspa tra rifiuti, sfasciacarrozze, insediamenti abusivi, anche gli alberi hanno vita breve. Un anno e mezzo fa, il 27 novembre 2016, i cittadini ne hanno piantati una cinquantina. Una marcia nel quartiere per la Festa dell'Albero alla sua quinta edizione, con la partecipazione di Legambiente, Lipu e Wwf, del presidente del V municipio Giovanni Boccuzzi, del consigliere della commissione Ambiente Daniele Diaco. 

Lecci, querce, allori, lauri, sapientemente messi a dimora da comitati di quartieri e associazioni ambientaliste. Una vera e proprio "forestazione" urbana, che 18 mesi dopo resta un lontano ricordo. Al posto di tronchi e rami che a quest'ora dovevano già essere verdi, sono rimasti i pali in legno posti a sostegno dei fusti allora esili. 

"E' una vergogna. Un'iniziativa dei cittadini finita così per colpa dell'amministrazione che non si è degnata nemmeno di innaffiare, di fare un minimo di manutenzione". Si sfoga l'ex assessore all'Ambiente dell'allora VII municipio (poi accorpato nel V) Alessandro Moriconi, sul posto in sopralluogo con membri di Legambiente. "Allora il Servizio Giardini venne con una cisterna d'acqua, poi non si è più visto". Il risultato? Di quella giornata che doveva omaggiare l'ambiente, un anno e mezzo fa, rimane una distesa di erba incolta con qualche palo in legno che spunta qua e là. "Gli alberelli erano alti 40 centimetri, si sono seccati, sono caduti. Ce n'è soltanto uno in vita". 

E anche per l'ultima Festa dell'Albero, quella che si è tenuta a novembre 2017, non sono mancate polemiche. Residenti e associazioni, in testa il comitato Pac Libero e Legambiente, hanno lamentato l'esiguo numero di essenze arboree piantate (appena quattro) senza i necessari tutori in legno, indispensabili per garantire stabilità in caso di vento. Oltre alle modalità di piantumazione, dalla distanza esigua tra una specie e l'altra, al terreno che non sarebbe stato preparato a dovere. "Un albero è stato rubato poco dopo l'evento" denunciano dal comitato Pac Libero. Gli altri tre, per adesso, resistono. Ma senza un'innaffiatura regolare, e specie con caldo e siccità alle porte, non faranno una bella fine. 

RomaToday ha provato a contattare l'amministrazione municipale per chiarimenti in merito, ma senza ottenere riscontro. 

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