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Tra Centocelle e Torpignattara arriva 'Bella storia', festival di 'narrazioni di strada' del V municipio

Da marzo a maggio 15 incontri tra le piazze e i bar dei quartieri

La ‘storia’ scende nelle strade del V municipio. Quelle stesse strade che ne conservano la narrazione e che, se ascoltate, sono pronte a rinnovarla. Tra i quartieri di Centocelle e Tor Pignattara è arrivato il festival “Bella storia. Narrazioni di strada”, un ciclo di 15 incontri che si svolgeranno tra i bar e le piazze dei quartieri del municipio. Il progetto, autofinanziato da una sorta di “azionariato popolare” che si alimenterà incontro dopo incontro, è patrocinato dal V municipio, dall’Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod), dal Museo storico della Liberazione di Roma, dall’Archivio Diaristico di Pieve Stefano e da Forte Apache Cinema e Teatro. 

Al centro degli appuntamenti, aperti a tutti e in luoghi pubblici, la storia che ha plasmato i quartieri e che ne ha determinato i cambiamenti antropologici e sociali. E se il percorso geografico spazia da Centocelle a Tor Pignattara, dal Pigneto al Quadraro, quello tematico è articolato su quattro sezioni quali le migrazioni, il ruolo delle donne, l’archeologia e il cinema. A tenere queste vere e proprie lezioni in piazze e bar saranno docenti universitari, ricercatori e protagonisti diretti pronti ad illustrare i propri studi, documenti e fonti e a metterli alla ‘prova’ di quella conoscenza orale che sopravvive ancora oggi nelle vite quotidiane degli abitanti. A partire dal ruolo delle donne e degli uomini della resistenza di questa parte di città che, una volta liberata Roma e l’Italia dal nazifascismo, sono stati il motore di quartieri pronti a reclamare diritti. Veicolo del racconto non saranno però solo documenti e ricerche ma anche altre espressioni come il teatro e l’audiovisivo.

Dopo il primo ciclo di incontri organizzato nella primavera dello scorso anno a Casale Garibaldi, il festival arriva così alla sua seconda edizione. La prima lezione si è tenuta il 7 marzo scorso presso l’enoteca Tiaso di via Ascoli Piceno al Pigneto dal titolo ‘Lavorare in Fabbrica. Il caso della Viscosa durante il fascismo’. Relatore è stato l’antropologo Niso Tommolillo che attraverso uno studio dei registri medici e di alcune cartelle personali degli operai dell’ex fabbrica ha ricostruito il legame tra le malattie professionali e la violenza politica alla base tra le principali cause di sofferenza dei lavoratori. 

È seguito, giovedì 14 presso la taverna del Mossob, l’incontro ‘La Migrazione Eritrea a Roma tra gli anni '60 ed oggi’ curato dall’antropologo Osvaldo Costantini. In questo caso ad essere ricostruite sono state le vicende storico-antropologiche della Diaspora Eritrea, con riferimento al contesto romano dagli anni 60 ad oggi. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti sul tema delle migrazioni che hanno cambiato il volto a molti dei quartieri del V municipio. 

La settimana in corso è dedicata al 75esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine che cade il 24 marzo. Giovedì 21 l’appuntamento è alla Pecora Elettrica a Centocelle per ‘ViBia, l'Archivio Virtuale delle Vittime delle Fosse Ardeatine’. Il progetto realizzato da Alessia Glielmi, Sara Vannozzi, Doriana Serafini ha provveduto alla digitalizzazione e catalogazione di documenti e reperti per ricostruire storia e memoria delle vittime dell’eccidio. 

Per aggiornamenti sul programma: pagina Facebook 'Bella storia. Narrazioni di strada'

Questa settimana vedrà poi un secondo appuntamento domenica 24 marzo al Nuovo Cinema Aquila con l’incontro con Alessandro Barbero dal titolo ‘Le reti clandestine. Una rete di partigiani: i GAP di Roma e l’attentato di via Rasella’. Sarà proprio lo storico, scrittore e professore ordinario di Storia Medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e Vercelli a ricostruire la vicenda dell’attentato più sanguinoso subito dai nazisti in una città dell’Europa Occidentale e che scatenerà la terribile rappresaglia dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.    

Il calendario proseguirà fino a maggio. Si va da lezioni di archeologia a partire dai reperti ritrovati all’interno del Parco di Centocelle all’annosa questione abitativa attraverso la storia di baraccati e abitare informale che accompagna la storia della Capitale dall’inizio del ‘900 e che ancora oggi interroga il presente passando per la storia dell’insediamento bangladese a Torpignattara raccontato da una delle piazze simbolo di questa trasformazione. E ancora, appuntamenti dedicati allo sport popolare che vedrà tra i protagonisti il famoso climber romano Andrea Di Bari.

Un filone è dedicato al ruolo delle donne colto in particolari momenti della storia. Tra questi, un Ottocento svelato attraverso i racconti di viaggio in Oriente di alcune europee e il passaggio dall’Italia fascista a quella repubblicana narrato con oltre 90 fascicoli processuali a carico di donne accusate di collaborazionismo.

Il programma verrà svelato di settimana in settimana sulla pagina Facebook dedicata al festival (QUI IL LINK ALLA PAGINA)

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